
Il gip del Tribunale per i minorenni, Nicola Aiello, ha inflitto la condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione alla 17enne che, insieme al padre Giovanni Barreca e a una coppia di fanatici religiosi ha ucciso la madre, Antonella Salamone di Aragona, e due fratellini durante un folle rito di liberazione al demonio. Il pubblico ministero m aveva chiesto 18 anni. Era accusata di omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere. La ragazza, che nel frattempo ha compiuto 18 anni, avrebbe torturato e ucciso, insieme al padre, il muratore Giovanni Barreca, e a due amici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, la madre e i fratellini. Gli omicidi sono avvenuti un anno fa nella villetta di famiglia ad Altavilla Milicia, dove, per giorni, i quattro avrebbero cercato, con torture di ogni tipo, di liberare dalle presenze demoniache la famiglia Barreca. Il muratore e la coppia sono sotto processo davanti alla corte d’assise di Palermo. Oggi si è celebrata nei loro confronti la prima udienza. La ragazzina ha sempre ammesso i fatti. I carabinieri, avvisati dal padre della minorenne che chiamò i militari consegnandosi la notte dopo i delitti, la trovarono che dormiva nella sua stanza. Il legale di Barreca, Giancarlo Barracato, in apertura di udienza ha chiesto il non doversi procedere per il muratore per infermità mentale. La richiesta è stata respinta dalla corte d’assise che ha dichiarato il muratore capace di intendere e di volere.