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Prorogata fino al 30 marzo la mostra SCART di Agrigento

La mostra, frutto della collaborazione fra Seap e Gruppo Hera, porta al Teatro Pirandello opere d’arte realizzate esclusivamente con scarti industriali. Termine allungato per soddisfare le tante richieste di visita da parte delle scuole del territorio

Oltre 70 classi in visita

E’ stata prorogata fino a domenica 30 marzo la mostra SCART, Il lato bello e utile del rifiuto, organizzata da Fondazione Agrigento 2025, Comune di Agrigento, Gruppo Hera e Seap e aperta lo scorso 18 gennaio in concomitanza con l’inaugurazione ufficiale del programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

Inizialmente in programma fino a domenica 2 marzo al Teatro Pirandello di Agrigento, la mostra è stata estesa a fine mese per soddisfare le richieste delle numerose scuole dell’agrigentino che ne hanno richiesto una visita guidata. Fino ad oggi, infatti, sono state circa 40 (per un totale di circa 1.000 alunni) le classi che hanno potuto toccare con mano le opere d’arte realizzate con scarti industriali. E a queste si aggiungeranno le oltre 30 classi prenotate per la visita fino al 30 marzo. La mostra porta al Teatro Pirandello alcune delle opere d’arte realizzate con scarti industriali nei laboratori artistici SCART della multiutility Hera, grazie alla collaborazione con trash artist di fama internazionale e le principali accademie di Belle Arti italiane, fra cui Firenze, Bologna, Ravenna.

La collaborazione con SEAP, tra i protagonisti di Agrigento 2025

La liaison fra Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e SCART avviene attraverso l’accordo di collaborazione fra Hera e SEAP, Gruppo agrigentino attivo nel trattamento e recupero rifiuti, oltre che nella depurazione delle acque. Il progetto di SEAP, legato alla valorizzazione artistica del materiale di recupero, è, infatti, parte integrante del programma di Agrigento 2025, fondato appunto su un’idea vasta di cultura. Una cultura che non abbraccia solo le forme di espressività, ma si allarga all’armonia fra esseri umani e Pianeta. Dunque, ben contiene la tutela di ogni risorsa ambientale e la convivenza fra le genti. Tanto più nell’antica Akragas, città al centro del Mediterraneo, da quasi tremila anni crogiolo di culture e ancora oggi affacciata su un mare che incrocia speranze e destini di popoli in cerca di libertà e riscatto. 

L’opera in anteprima: il quadro del Tempio della Concordia con il legno delle barche dei migranti

E proprio nella vicenda migratoria affonda le sue radici l’opera più significativa della mostra, realizzata da Maryam Ghanbarian(Accademia di Belle Arti di Firenze) nei laboratori SCART per l’occasione: un quadro del Tempio della Concordia confezionato con il legno delle barche dei migranti. Un vero e proprio ossimoro affacciato sulle contraddizioni dei nostri tempi: un simbolo di fratellanza e armonia con il creato, che prende vita dal legno su cui si sono spezzate le speranze di chi cercava una vita migliore.

Diciotto statue sospese fra tensione professionale e desiderio di incontro

Tutte le opere esposte indagano comunque la relazione fra natura, risorse e socialità che sta alla base del progetto Agrigento 2025. Lo fanno, innanzitutto, le diciotto statue dinamiche di donne e uomini business, che animano il foyer del teatro e l’ex chiesa di Santa Sofia (adiacente all’ingresso del teatro stesso), sospese fra tensione professionale e desiderio di incontro. Ogni figura del collettivo (denominato Business Wo/men) è realizzata con un diverso materiale di scarto: ad esempio, filamenti di pelle, cinture di sicurezza, scatole di surgelati e persino componenti di PC. Tutto trasformato in silenzioso testimone di una nuova estetica della sostenibilità.

Il ritratto donato al Presidente Mattarella

Pezzo pregiato della mostra è il ritratto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sempre realizzato da Maryam Ghanbarian, che gli sarà successivamente donato presso gli uffici del Quirinale. L’opera è realizzata con scarti compositi, fra cui ritagli in pelle, cavi elettrici, bottoni e numerosi orologi. L’effetto visivo richiama l’impressionismo. Da vicino, i materiali con cui è realizzato parlano ognuno per sé, facendo percepire allo sguardo solo i singoli elementi accostati. A mano a mano che ci si allontana, però, l’insieme restituisce un’espressione di incredibile nitidezza e profondità, in un gioco di colori e rimandi capace di emozionare. 

Ingresso libro fino a domenica 30 marzo

La mostra continuerà a essere visitabile a ingresso libero fino a domenica 30 marzo, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, oltre che nei momenti di apertura del Teatro Pirandello.

Le scuole o i gruppi che desiderano prenotare una visita guidata possono contattare il numero telefonico 339.7194933

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