Luigi Emanuele Capraro, 26 anni di Agrigento, residente nel rione del campo sportivo, torna in carcere. Prima litiga col padre che gli rimproverava di non rispettare gli orari di rientro in casa imposti dall’affidamento in prova ai servizi sociali e poi si scaglia contro i carabinieri accorsi per riportare la calma, dopo lo scontro fisico con il genitore. “Tanto so dove andarti a cercare… – avrebbe detto a un militare – e se non trovo te so dove trovare tua moglie e i tuoi figli”. Infine il tentativo di aggressione fisica allo stesso carabiniere e l’arresto.
Il magistrato di Sorveglianza Federico Romoli, ha sospeso la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, e ha disposto il carcere per il giovane, arrestato venerdì sera e successivamente rimesso in libertà dopo l’udienza di convalida. Il giudice, nell’attesa del processo per direttissima, aveva disposto l’obbligo di firma ma il magistrato di Sorveglianza, sulla base della violazione della misura alternativa lo ha rimandato in carcere. Il giovane è stato, quindi, arrestato e dopo le formalità di rito condotto alla Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo”.