Approda davanti ai giudici della terza sezione della Corte di Appello di Palermo, il processo a carico del 67enne Pasquale Di Stefano, ex impiegato delle Poste di Favara, condannato in primo grado a 9 anni di reclusione per le accuse di violenza privata e pornografia minorile. La prima udienza si terrà l’8 maggio prossimo. La sentenza di primo grado è stata emessa dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. L’uomo in passato è stato coinvolto pure in un’inchiesta su un ammanco di oltre 500mila euro all’ufficio dove lavorava, lasciando decine di clienti con un pugno di “mosche” in mano e in una vicenda di ricatti a sfondo sessuale. In questo procedimento il favarese, dal giugno del 2014 al dicembre del 2017, avrebbe minacciato e costretto una ragazzina minorenne, a fotografarsi nelle parti intime e inviargli le immagini. La vittima si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Cusumano.
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