Il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, senza passare dall’udienza preliminare, ha disposto il giudizio immediato, e la difesa ha scelto il rito abbreviato, per i due francesi arrestati lo scorso 8 giugno perchè trovati con un carico di 79 chili di hashish, sequestrati all’interno di un’auto e scovati dal personale del Goa della Guardia di finanza, con la collaborazione del Nucleo delle Fiamme gialle del Comando provinciale di Agrigento, tra Maddalusa e San Leone, a pochi metri dalla spiaggia della “Babbaluciara”. Accolta la richiesta del pubblico ministero Annalisa Failla. Nei prossimi giorni sarà fissata l’udienza dal gup. Era Agrigento la destinazione finale dell’ingente quantitativo di stupefacente che, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato, al dettaglio, oltre 300mila euro. Le manette ai polsi sono scattate per due presunti “corrieri”, un cinquantunenne Mickael Andre Ben Oliel e la compagna Assia Chabni, quarantenne. Il cinquantunenne, in particolare ha detto che la compagna non sapeva nulla e ha aggiunto: “Non posso dirvi chi mi ha commissionato il trasporto se parlo mi uccidono. Aspettavo un messaggio per consegnare la droga”. La coppia partita da Marsiglia era diretta a San Leone per consegnare il “carico”, verosimilmente, a soggetti locali allo stato attuale ignoti. L’operazione, scattata dalla statale 640 in località “Sacchitello”, ha consentito di sequestrare la droga, due auto, un’Audi Rs5 con a bordo la coppia e una Peugeot 5008, abbandonata da un immigrato di nazionalità marocchina riuscito a scappare e ritenuto complice dei due arrestati.
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