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Furti e spaccio droga tra Agrigento, Favara e Canicatti: chiesti 17 rinvii a giudizio

Il pubblico ministero Giulia Sbocchia ha chiesto 17 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta su numerosi furti in abitazioni e in una chiesa, su un presunto giro di spaccio di cocaina e sull’utilizzo di carte di credito rubate. Tra gli indagati, fra gli altri, il mancato collaboratore di giustizia Mario Rizzo. Sul banco degli imputati siedono: Antonio Crapa, 53 anni, di Favara; Vincenzo Crapa, 34 anni, di Favara; Calogero Capraro, 42 anni, di Agrigento; Fabrizio Rizzo, 33 anni, di Favara; Mario Rizzo, 38 anni, di Favara; Marco Morreale, 44 anni, di Aragona; Gaetano Rizzo, 70 anni, di Favara; Vanessa Spatola, 22 anni, di Favara; Giuseppa Rizzuto, 50 anni, di Favara. Ed ancora: Giuseppe Papia, 66 anni, di Favara; Salvatore Papia, 53 anni, di Favara; Alessandro Terranova, 44 anni, di Favara; Davide Salvatore D’Agostino, 26 anni, di Realmonte; Alfonso Lauricella, 58 anni, di Porto Empedocle; Michele Amato, 50 anni, di Canicattì; Gioacchino Passalacqua, 42 anni, di Racalmuto e Giuseppe Panarisi, 48 anni, di Realmonte. L’udienza preliminare è stata fissata per il 25 febbraio davanti al giudice del tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino. Contestati diversi episodi di furti, tra l’aprile e il giugno del 2021, fra Agrigento, Monserrato e il Villaggio Mosè, mentre a Favara, in due occasioni, sarebbe stata derubata la chiesa di San Calogero. Ad alcuni indagati viene contestato un vasto giro di spaccio di cocaina, hashish e marijuana tra Realmonte, Porto Empedocle e Canicattì.

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