Manca ormai poco alla scadenza fissata dal Ministero del Turismo per l’obbligatorietà del Codice Identificativo Nazionale (CIN), introdotto con l’articolo 13-ter, comma 15 del D.L. n. 145 del 18 dicembre 2023, volto a regolamentare le strutture ricettive e le locazioni turistiche con durata inferiore ai 30 giorni.
A circa quindici giorni dal termine ultimo, il 28,52% delle strutture registrate nella provincia di Agrigento non ha ancora ottenuto il CIN.
“È fondamentale ricordare che senza il Codice Identificativo Nazionale non sarà più possibile operare e si rischiano sanzioni fino a 8.000 euro. Inoltre, il CIN dovrà essere esposto obbligatoriamente all’esterno dell’edificio in cui si trova l’appartamento o la struttura, su tutte le piattaforme digitali e in ogni annuncio pubblicato,” dichiara Francesco Picarella, Presidente provinciale di Federalberghi Agrigento.
Per supportare le attività ricettive che dovessero incontrare difficoltà nella procedura, Confcommercio/Federalberghi Agrigento ha attivato uno sportello di assistenza dedicato ai propri associati. “La nostra associazione – conclude Picarella – continuerà a essere al fianco degli operatori turistici locali, garantendo il rispetto della normativa e sostenendo la competitività delle strutture ricettive della provincia di Agrigento.”
Confcommercio Agrigento sollecita le 790 strutture registrate che non hanno ancora ottenuto il CIN a completare quanto prima gli adempimenti necessari. Senza il Codice Identificativo, infatti, le strutture non potranno essere inserite nella Banca Dati nazionale delle strutture ricettive, requisito indispensabile per poter operare legalmente.