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Canicattì, distretto D3: Fondo Povertà, più soldi per gli stipendi che per i bisognosi. 

Canicattì.  Un milione cento ottantacinque mila euro. A tanto ammonta l’annualità 2025 del piano di attuazione locale (Pal) per la programmazione della quota servizi del Fondo Povertà approvato nei giorni scorsi dal comitato dei sindaci del distretto socio sanitario D3 Canicattì comune capofila e di cui fanno parte : Ravanusa, Campobello di Licata, Naro, Camastra, Racalmuto, Grotte e Castrofilippo. Si tratta di fondi che il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha destinato alla Sicilia per per l’anno 2022. Il Pal è un modello messo a disposizione dei territori per agevolare la programmazione e la valutazione degli interventi di competenza dei servizi sociali dei Comuni e degli ambiti territoriali in favore dei beneficiari dell’assegno, principalmente in attuazione dei Patti per l’inclusione sociale. Soldi che dovrebbero dunque servire ad offrire servizi alle famiglie bisognose. Invece la quasi totalità  dei fondi oltre 940 mila euro che sono stati stanziati verranno impiegati per pagare gli stipendi ad assistenti sociali, istruttori ed operatori. Infatti, nel Pal votato all’unanimità da sindaci ed amministratori degli otto comuni sono previste spese per un totale di 616.999,82 che serviranno a pagare gli assistenti sociali. Per quanto riguarda la voce segretariato sociale vi sono in servizio 23 istruttori per un costo di 239, 833, 44. Cinque gli operatori esperti costo totale annuo 40.322, 88. Sei gli operatori semplici per un totale di 44.513,28. Per un anno il totale previsto è di 324.669,60. Tutti hanno contratti di 12 mesi.  Per quanto riguarda i Puc nei comuni del distretto D3 vi è la disponibilità di 15 progetti con l’impiego complessivo di 215 persone nel campo del sociale, culturale, ambientale e tutela dei beni comuni. Totale spesa prevista 99.842,27. Riepilogando quindi per il potenziamento del servizio sociale Professionale saranno spesi per il 2025 oltre 600 mila euro, per i servizi di segretariato sociale quasi 325 mila euro ed infine per il rafforzamento dei servizi per l’inclusione, poco meno di 145 mila euro. Nel nuovo Pal del Fondo Povertà non sono previsti: tirocini di inclusione sociale, sostegno socio educativo domiciliare o territoriale, sostegno alla genitorialità e servizio di mediazione familiare, servizi di mediazione culturale, equipe multidisciplinare, borse lavoro. Le uniche voci presenti sono: servizio di pronto intervento sociale numero destinatari 500 spesa 130 mila euro dal febbraio 2025 allo stesso mese del 2026. Supporto amministrativo destinatari 100 spesa prevista poco più di 14 mila euro da gennaio a dicembre 2025. Bisogna ricordare che si tratta di fondi messi a disposizione dal Ministero del Lavoro assegnati poi alla Regione Sicilia che dovrebbero sostenere tutte quelle famiglie che hanno bisogno di supporto economico per vivere dignitosamente. Persone in difficoltà  alle quali leggendo i numeri del Pal elaborato dagli uffici del distretto socio sanitario  D3 vanno alla fine soltanto “pochi spiccioli”. Questo dato necessariamente deve far riflettere un po’ tutti. (Carmelo Vella) 

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