I poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, a conclusione dell’attività investigativa, hanno identificato i presunti autori della selvaggia rapina di un trentacinquenne immigrato residente nella città dei templi, aggredito, accoltellato, pestato e derubato di 80 euro. Si tratta di un trentenne di Sciacca, residente ad Agrigento, e di una ventunenne di Canicattì. La Procura di Agrigento, a firma del sostituto procuratore Rita Barbieri, ha iscritto i due sul registro degli indagati per i reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso. I fatti sono avvenuti il 3 luglio dell’anno scorso, a pochi passi dalla via Atenea, in pieno centro storico ad Agrigento. Il trentacinquenne fermato in strada, quel giorno, dopo avere reagito al tentativo di rapina rimase ferito con un fendente al petto, e una volta finito a terra colpito con ripetuti schiaffi, calci e pugni sul viso e sulle spalle. Una violenza inaudita per sottrargli quanto aveva nelle tasche, appunto, ottanta euro. I due, difesi dall’avvocato Monica Malogioglio, l’altro ieri, sono stati sottoposti ad interrogatorio e hanno contestato le accuse mosse a loro carico. In particolare, la 21enne ha fermamente ribadito la propria estraneità alla vicenda. Ha raccontato di essere sopraggiunta dopo la presunta rapina assistendo alla colluttazione tra i due giovani, uno dei quali era il proprio ragazzo. Il saccense ha negato la rapina, ma di essere stato derubato dal trentacinquenne e di aver cercato di riprendersi ciò che era di sua proprietà senza, peraltro, riuscirci.
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