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Riesi: omicidio Fiandaca, assolti in appello due degli imputati.

La Corte di Assise di appello di Caltanissetta, presieduta dalla dottoressa Andreina Occhipinti, ha ha parzialmente riformato la sentenza con la quale erano stati inflitti quattro ergastoli assolvendo perché il fatto non sussiste Di Martino Gaetano e Castorina Michael e confermando la condanna all’ergastolo per gli altri due coimputati.

Dopo un lungo processo d’appello la Corte di Assise, dopo una camera di consiglio durata cinque ore, ha emesso sentenza di assoluzione con formula piena per Di Martino Gaetano, difeso dall’avvocato Angelo Asaro, e Castorina Michael, difeso dall’avvocato Vincenzo Vitello.

Fiandaca Salvatore, il 13 febbraio del 2018, veniva trovato con il cranio spappolato nelle campagne di contrada Cipolla a Riesi.

Dopo l’omicidio era Pino Bartoli, ritenuto il mandante e l’accompagnatore di Fiandaca sul luogo dell’omicidio, a chiedere l’intervento dei soccorsi. Il suo racconto, però, non convinceva i Carabinieri i quali iniziavano ad indagare e ricostruire i suoi movimenti.

Le intercettazioni ambientali e telefoniche, unite alle dichiarazioni contraddittorie di alcuni degli imputati, portavano a ricostruire le fasi ed i ruoli nell’omicidio.

L’arma sarebbe stata fornita da Leonardi Loris, a premere il grilletto sarebbe Michael Castorina, mentre Gaetano Di Martino e Giuseppe Santino sarebbero coloro i quali avrebbero garantito supporto logistico al gruppo di fuoco.

Alla base dell’episodio di sangue ci sarebbe la supremazia nel mercato illegale dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Alla pronuncia di assoluzione è seguita l’immediata scarcerazione dei due imputati che hanno dovuto espiare sei anni di ingiusta detenzione.

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