Il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e l’Assessore a Cultura, Turismo e Spettacolo, Costantino Ciulla, hanno accolto con entusiasmo l’invito della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, e hanno disposto l’adesione della Biblioteca Comunale “Franco La Rocca”, con annesso Archivio Storico, alle “Giornate Europee del Patrimonio 2024”, in programma i prossimi sabato 28 e domenica 29 settembre, con apertura straordinaria dalle 11:00 alle 18:30.
Il tema dell’edizione 2024 è “Patrimonio in cammino”, e si intende tracciare una linea di congiunzione tra passato e presente, valorizzando lo storico patrimonio culturale esistente per tramandarlo alle nuove generazioni. E dunque, per l’occasione, sarà allestita una mostra di opere, libri e documenti che testimoniano come la città di Agrigento sia stata meta nei secoli di eminenti e storiche personalità culturali, tra archeologia e letteratura, che hanno descritto l’inestimabile patrimonio artistico e paesaggistico locale, che poi ha viaggiato sui loro scritti: un “Patrimonio in cammino”.
Durante le due giornate sono state predisposte anche visite guidate nell’Archivio Storico, dove sarà in vetrina una mostra dei registri del diciannovesimo secolo, e che costituiscono un legame tra gli avi emigrati lontano da Agrigento e i discendenti che attraversano Agrigento come turisti viaggiatori, recuperando in quei registri le loro radici e la loro identità.
Il Sindaco Miccichè e l’Assessore Ciulla commentano: “L’iniziativa delle ‘Giornate Europee del Patrimonio’ è una straordinaria occasione per rilanciare la conoscenza e l’apprezzamento del patrimonio culturale e storico agrigentino. Intendiamo sensibilizzare cittadini e visitatori a scoprire l’inestimabile valore dei luoghi che custodiscono la nostra identità e la nostra storia. La Biblioteca Comunale e l’Archivio Storico, oltre che scrigni di memoria, sono simboli di una cultura che è stata e continua ad essere in cammino. Siamo orgogliosi di contribuire a rafforzare tale connessione tra passato e presente, non prescindibile dalla consapevolezza del prezioso e ampio patrimonio culturale di Agrigento”