“Chiediamo una maggiore sicurezza perchè ormai quotidianamente veniamo aggrediti verbalmente e fisicamente. Si prendano in esame le richieste e vengano protetti gli operatori che lavorano in carcere”. Gli agenti della polizia Penitenziaria in servizio nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, questa mattina, sono scesi ancora una volta in piazza e hanno dato vita ad un sit-in di protesta davanti il Palazzo della Prefettura. Sono pochi, in grosse difficoltà con turni di oltre dodici ore. “Colleghi richiamati in servizio dalle ferie, riposi cancellati, poliziotti costretti ad espletare turni di una intera giornata, con poche ore di riposo. Il numero elevatissimo di assenze fra il personale e’ divenuto umanamente insopportabile e fisicamente impossibile da tollerare – afferma il segretario regionale del sindacato Sappe Salvatore Gallo Cassarino –. Tutto questo tra reparti sovraffollati o divenuti impraticabili, detenuti violenti, aggressioni al personale in servizio. Se non si interviene subito la situazione già esplosiva creerà ulteriori conseguenze. L’area detentiva è oramai governata da pochissimi poliziotti”. I sindacati, tra le altre cose, chiedono l’invio di almeno 30 nuove unità di polizia Penitenziaria nei vari ruoli; il trasferimento fuori regioni di quei detenuti che si sono macchiati di gravissime intolleranze nei riguardi dei poliziotti penitenziari e degli altri operatori penitenziari e l’assegnazione dei mezzi (cannoni a rete) e delle risorse necessarie per contrastare i droni “che spadroneggiano sui cieli del carcere”.
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