I giudici della Corte di Appello di Palermo hanno confermato la sentenza di primo grado con cui e’ stato condannato, a 6 anni di reclusione, per l’accusa di omicidio preterintenzionale, il 45enne favarese Antonino Pirrera, accusato di avere preso parte al presunto pestaggio di Bennardo Chiapparo, di Favara, morto a 68 anni, il 10 febbraio del 2016, nove giorni dopo avere battuto la testa per terra a causa di un violento pugno.
Pirrera – secondo la Procura di Agrigento – voleva dare una lezione a Bennardo Chiapparo, perché poco prima, aveva rimproverato il figlioletto, autore di una “goliardata”. E per questo avrebbe chiamato a raccolta un gruppetto di amici e mettere in atto una spedizione punitiva. Chiapparo, senza preavviso, è stato colpito con un violento pugno al torace, che lo fatto cadere e sbattere la testa al suolo, provocandogli in tal modo un violento trauma cranico commotivo, causandone la morte.
A colpire la vittima sarebbe stato proprio il 45enne. Sotto accusa pure altri tre favaresi. Pirrera e’ stato ritenuto l’unico responsabile sia in primo grado che in appello.