Il giudice del tribunale di Agrigento, Michele Dubini, ha convalidato l’arresto e contestualmente ha rimesso in libertà il trentottenne di Agrigento, C.L., ritenuto il piromane che nel pomeriggio di lunedì ha appiccato un incendio alle sterpaglie in un terreno sotto la collina della Valle dei Templi. A carico dell’indagato non è stata applicata alcuna misura cautelare. Accolta la richiesta del legale difensore, l’avvocato Monica Malogioglio. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Rita Barbieri. L’agrigentino, quel pomeriggio, si sarebbe recato in un casolare abbandonato e, nel tentativo di dare fuoco all’erba secca, il rogo si sarebbe propagato in tutta la zona, travalicando il confine della costruzione rurale e invadendo la parte di terreno di proprietà dell’Ente Parco, a poche decine di metri dai templi della Concordia e di Ercole. Ma è stato notato da una pattuglia dell’Esercito impegnata nell’operazione “Strade sicure” e dagli agenti della sezione Volanti della questura. Immediato è scattato l’arresto. E’ indagato di incendio, ma è stato denunciato anche per porto di armi od oggetti atti ad offendere e rifiuto di fornire le proprie generalità. S’è rischiato grosso, grazie all’intervento del personale della Forestale, l’incendio non si è esteso ed è stato subito spento.
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