Il furto d’identità, oltre che su Facebook e Instagram, si è esteso anche su WhatsApp. Un reato, quest’ultimo, più volte associato alle frodi e alle truffe. I malviventi si impadroniscono dell’account e sfruttano il servizio di messaggistica per sottrarre dati sensibili. Nella nostra provincia, una ventina le denunce già presentate negli ultimi mesi, l’ultima in ordine di tempo è stata formalizzata, ieri mattina, ai carabinieri della Stazione di Agrigento. Vittima una commercialista quarantenne.
La truffa su WhatsApp è relativa all’invio di un codice o ad un link accompagnato da un messaggio, che ha lo scopo di impossessarsi dell’account privato della persona presa di mira. Cliccando o rispondendo al messaggio il più delle volte si potrebbe restare vittima di una truffa. Utilizzando il numero di telefono, inoltre, i delinquenti potrebbero avere accesso ai contatti salvati nella rubrica e innescando, così, una sorta di “catena di Sant’Antonio”.
“Per ora sta girando tantissimo ad Agrigento, bisogna fare attenzione ad ogni link o messaggio che arriva sul proprio telefono cellulare e mai cliccare o rispondere”, ripetono le forze dell’ordine.