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TAR PALERMO – Sospesa la circolare sulle “Farmacie dei Servizi”

Il TAR Sicilia Accoglie il Ricorso di Federbiologi. Plaudo alla decisione anche altre categorie sanitarie e ordini professionali. 

Il 11 settembre 2024, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Sicilia, Sezione Prima di Palermo, ha emesso un’importante ordinanza in merito al ricorso presentato da Federbiologi contro la circolare del 14 maggio 2024 dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana. Con l’ordinanza n. 471, il TAR ha accolto la domanda cautelare avanzata da Federbiologi e ha deciso di sospendere l’efficacia del provvedimento impugnato.

il Dottor Pietro Miraglia, presidente regionale di Federbiologi spiega il contesto della contesa

Il ricorso è stato proposto da Federbiologi, che ha contestato la legittimità della circolare dell’Assessorato della Salute, la quale forniva linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nelle farmacie di comunità. Questi servizi includevano l’uso di locali separati dalla sede principale della farmacia per l’erogazione di prestazioni sanitarie aggiuntive, come telemedicina, holter cardiaco e spirometria. Ora il TAR da accoglimento dell’Eccessione Preliminare accogliendo l’eccezione preliminare sollevata dai legali di Federbiologi, secondo cui la decisione dell’Assessorato era illegittima.

I ricorrenti, spiega Pietro Miraglia, hanno sostenuto che la normativa regionale si era intromessa indebitamente nelle competenze legislative nazionali, violando così i principi di competenza e di legge previsti dal sistema giuridico italiano. In particolare, hanno argomentato che solo il legislatore nazionale ha la competenza per regolamentare le prestazioni sanitarie fornite dalle farmacie di comunità.

Sospensione cautelare

Il TAR ha deciso di sospendere l’efficacia della circolare impugnata, impedendo temporaneamente alle farmacie di comunità di aprire nuovi locali separati per le prestazioni sanitarie. Inoltre, ha stabilito che non potranno essere rilasciate autorizzazioni sanitarie per tali locali attraverso il meccanismo del “silenzio-assenso”, fino a quando non sarà adottata una decisione definitiva sulla questione.

Cosa succederà adesso?

Il Tribunale ha fissato per il 14 gennaio 2025 l’udienza pubblica per la trattazione del merito del ricorso. In tale occasione, i legali di Federbiologi presenteranno argomentazioni più dettagliate, con particolare attenzione alla necessità di applicare i principi e i criteri del Decreto Legislativo n. 502/1996, che regolamenta le prestazioni sanitarie nelle farmacie di comunità. Questo decreto stabilisce le modalità e i limiti per l’erogazione dei servizi da parte delle farmacie e non prevede la possibilità di operare in locali separati dalla sede principale della farmacia.

Implicazioni 

La decisione del TAR rappresenta un importante momento di riflessione e di verifica per le normative regionali e nazionali riguardanti le farmacie di comunità. La sospensione cautelare adottata dal Tribunale potrebbe influenzare le politiche future in materia di servizi sanitari erogati dalle farmacie e potrebbe portare a una revisione delle linee guida regionali, in linea con le normative nazionali. L’esito della prossima udienza di gennaio 2025 sarà cruciale per determinare se la circolare dell’Assessorato della Salute potrà essere considerata compatibile con le normative nazionali o se sarà necessario apportare modifiche significative.

Nel frattempo, le farmacie di comunità dovranno continuare a operare secondo le disposizioni precedenti e attendere ulteriori sviluppi sulla questione.

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