Recuperato un corpo, 15 persone sono state salvate dai soccorritori, tra loro una bimba di un anno. L’imbarcazione sarebbe affondata a causa della tromba d’aria. Un pescatore: “Il veliero era ormeggiato”. Procura Termini Imerese apre un’inchiesta
Una barca a vela di circa 56 metri con 22 persone a bordo (12 passeggeri, 10 di equipaggio) è affondata intorno alle 5 del mattino nel tratto di mare davanti a Porticello, in provincia di Palermo.
Quindici persone sono state salvate dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco. Al momento risultano sei dispersi. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di un uomo. Il cadavere si trovava accanto alla barca, battente bandiera inglese, colata a picco a causa del maltempo. Si tratta di un membro dell’equipaggio, il cuoco, cittadino di Antigua nato in Canada. Salvi gli altri componenti dell’equipaggio, un neozelandese, un olandese, uno spagnolo, un inglese, un irlandese, un tedesco, un sudafricano e un birmano. Gli ospiti della crociera charter che era in corso sulla barca a vela erano 12, tutti britannici e americani. Di questi, 6 sono ancora dispersi, 4 inglesi e 2 americani. L’ipotesi dei soccorritori è che i dispersi possano trovarsi all’interno dello scafo, si trova a 49 metri di profondità adagiato sul fondale, dove potrebbero essere rimasti imprigionati quando il maltempo ha sorpreso la nave.
La zona è sorvolata da un elicottero dei vigili del fuoco mentre il porticciolo è presidiato da polizia e carabinieri. In mare sono in corso le ricerche con quattro mezzi navali della guardia costiera e una squadra sommozzatori dei vigili del fuoco. I sommozzatori dei vigili del fuoco e i militari della Capitaneria hanno salvato una bimba di un anno che è stata trasportata all’ospedale dei Bambini di Palermo. La mamma: “Ho tenuto stretta a me la mia bimba” “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”. E’ il drammatico racconto di Charlotte, la mamma di 35 anni rimasta in balia delle onde insieme alla figlia Sofia di un anno.
La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio della Bayesan. I primia accertamenti dell’autorità giudiziaria sono stati delegati alla Guardia Costiera di Porticello. Alcuni superstiti reduci dal naufragio sono stati alloggiati all’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia. “Sono al sicuro, siamo appena arrivati in albergo. Ma abbiamo avuto molta paura”, ha detto uno di loro parlando al telefono con alcuni parenti. All’hotel è giunto anche il sindaco di Santa Flavia, Giuseppe D’Agostino, e alcuni assessori dell’amministrazione comunale. Altri cinque sopravvissuti sono stati trasferiti a Termini Imerese.
Schifani: “Dolore e sgomento, grazie ai soccorritori”
“Esprimo il mio più profondo dolore e sgomento oltre alla sincera vicinanza alle famiglie colpite dal tragico naufragio della nave a vela inglese avvenuto stamattina al largo delle coste siciliane a causa del maltempo. In queste ore di grande apprensione, i nostri pensieri sono rivolti ai dispersi e ai loro cari e a chi è ricoverato in ospedale. Voglio inoltre ringraziare di cuore le forze dell’ordine, la Guardia costiera, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e la nostra Protezione civile per l’instancabile impegno nelle operazioni di soccorso. Il loro lavoro, svolto con grande coraggio e professionalità, è fondamentale in momenti così drammatici. La Regione continuerà a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione, offrendo tutto il supporto necessario”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.