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La prima alba di quest’anno alla Valle dei Templi di Agrigento: il grande jazz protagonista.

Al Tempio di Giunone il sax di Max Ionata accarezzerà l’altare e introdurrà la visita al Parco addormentato; scendendo la scalinata, ci si ritroverà sulla Via Sacra per scoprire le difese di roccia, le mura, il costone, fino agli arcosoli e al Giardino dei Giusti dove si incontrerà la cantante partenopea Marina Bruno. La tromba di Flavio Boltro discuterà con la potenza scenografica della grande Akragas e delle campagne archeologiche fino al recente Telamone, per fermarsi sotto un ulivo e passare il testimone allo struggente contrabbasso di Enzo Pietropaoli. Ormai l’aurora avrà tinto tutto di rosa: siamo al Tempio della Concordia, e i quattro musicisti saranno pronti a salutare il sole. “L’opportunità di suonare in un posto così magico, non è cosa da tutti i giorni: la Valle e per giunta all’alba, ti lega al passato e ti proietta verso un futuro che sembra migliore perché avviene nella Storia.  Ti senti libero di esprimerti perché non ci sono mura, platea. E’ un onore e siamo felici di farlo insieme” dicono i quattro musicisti.

Giovedì prossimo (8 agosto) alle 4.30, la prima, affascinante alba di quest’anno alla Valle dei Templi– le altre saranno diverse, ognuna una scoperta, ora miti teatralizzati, ora teatro classico – stavolta con un nuovo format che cuce insieme suoni del Mediterraneo e preghiere antiche, nenie popolari e jazz d’autore. Invenzioni a tre voci è un progetto di CoopCulture che declina valorizzazione del sito archeologico protetto dall’UNESCO, spettacolo e grande musica, per una visita musicale che sarà un’esperienza indimenticabile, e avrà un secondo capitolo il giorno successivo (9 agosto) tra i templi di Selinunte. La formula è semplice: una volta raggiunte le diverse “stazioni”, ci si potrà immergere nei testi poetici e nella musica, intrusioni “autorizzate” alla visita guidata che conduce al concerto finale alla luce rosa dell’alba, ai piedi del Tempio della Concordia. Canzoni gallesi e canti sardi, una preghiera alla luna,  ritmi, ora lenti ora forsennati, un pizzico di Mozart e una spolverata di Fauré.

BIOGRAFIE

Suoni mediterranei e tradizione, interpretati da alcuni tra i più innovativi e sperimentali musicisti jazz: il contrabbassista Enzo Pietropaoli, sul palcoscenico dal 1975, da quando formò il Trio di Roma  con Danilo Rea e Roberto Gatto. Il suo mondo è il jazz a 360 gradi, ha suonato e inciso al fianco dei più grandi, da Chet Baker a Steve Grossman, Lee Konitz, Lester Bowie, Art Farmer, Paolo Fresu, Enrico Rava, Phil Woods, Mark Turner, Toots Thielemans, John Taylor. E Flavio Boltro che diventa “compagno di palco” anche in questo progetto: la sua tromba è di famiglia, visto che il papà è musicista, e il giovane Flavio si trova immerso nel jazz già a 5 anni. E a 9 inizia a studiare la tromba, a 13 entra in Conservatorio, a 25 entra nei Lingomania e da lì a poco conosce Steve Grossman. Suo è l’assolo di tromba nella sigla di Casa Vianello, in onda dal 1988 al 2007 su Mediaset. Boltro è sempre più ai vertici del panorama musicale internazionale, collabora con i più grandi come il batterista Manu Roche, il contrabbassista Furio Di Castri e il sassofonista Joe Lovano. Intasca il premio come miglior talento jazz nel lontano 1984, si unisce al gruppo di Michel Petrucciani … il resto è storia di oggi.

Max Ionata è considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea: ha bruciatole tappe in una carriera vertiginosa conquistando in pochi anni l’approvazione di critica e pubblico, riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all’estero. Ha condiviso il palco con artisti del calibro di Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Lenny White, Billy Hart, Anne Ducros, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Bob Franceschini, Hiram Bullock, Joel Frahm, Miles Griffith, Anthony Pinciotti, spaziando dai territori della musica improvvisata alla canzone d’autore. Qualche volta fugge il jazz tradizionale e lo troverete al fianco di Gegè Telesforo, o di Mario Biondi, Ornella Vanoni, Vinicio Capossela, Renzo Arbore, Sergio Cammariere o Violante Placido.

Marina Bruno ha studiato canto con Michael Aspinall e Cristina Florio. Interprete dalla prima ora dei lavori più famosi di Roberto De Simone – La gatta Cenerentola, L’Opera dei Centosedici, Li Turchi Viaggiano, Populorum Progressio, L’Opera Buffa del Giovedì Santo, Alla Guainella-Intifada per Masaniello -, Marina si è esibita nei maggiori teatri e festival europei e non solo. Ha lavorato con Vinicio Capossela, Peppe Barra, Alfio Antico, Luigi Di Nunzio, Gino Del Prete.

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