Commissariamento dei vertici Aica, questo chiedono gli agrigentini, stanchi di 50 anni di false promesse politiche, che ieri 2 agosto, nonostante il gran caldo, sono scesi in piazza per partecipare alla manifestazione con lo slogan ” Vogliamo l’acqua” partita alle ore 18 da piazza Cavour con concentramento finale di fronte al palazzo della Prefettura di Agrigento in piazza Vittorio Emanuele. Nella manifestazione provinciale contro la cattiva gestione del servizio idrico, in una provincia interamente assetata, c’èra di tutto. Ma soprattutto c’erano i cittadini che mostravano bidoni di plastica. La provincia è allo stremo, e a pagarne le conseguenze è soprattutto il settore economico e turistico. Senza turismo, senza presenze turistiche, le attività imprenditoriali vanno a rotoli e, di conseguenza, tutto l’indotto. Tutta la pubblicità positiva che era stata fatta dopo la proclamazione di Agrigento Capitale della Cultura è stata di colpo azzerata. A proposito slogan e manifesti ironici si sono visti anche contro l’evento del 2025. La manifestazione è stata voluta e organizzata dalla Chiesa e dal Cartello sociale. Alla manifestazione hanno preso parte oltre mille persone. Un numero di presenze più alto rispetto alla prima protesta dello scorso 1 giugno. In testa al corteo vi era il cartello sociale, le associazioni del territorio che hanno promosso l’iniziativa contro quella che viene definita “una cattiva gestione idrica”, i sindacati, ma anche uomini e donne della politica.
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