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Caltanissetta, famiglie autistici: “I voucher non sono adatti alle esigenze dei nostri figli”

Alcune famiglie con figli affetti dallo spettro autistico sono state ricevute in Prefettura, a Caltanissetta, per discutere delle loro esigenze, delle possibili iniziative di supporto e per ‘battere cassa’ a sostegno delle cooperative del territorio che troppo spesso subiscono ritardi nei pagamenti da parte degli enti territoriali.

“Siamo contenti dell’incontro avuto questa mattina con il prefetto Chiara Armenia, ci ha ascoltati e rassicurati che per quanto riguarda le sue funzioni ci sosterrà – dichiarano Giuseppe La Marca e Rosalinda Di Marco, Carmela Di Marco e Lella Ficarra – . Le nostre non sono problematiche semplici, chi ha figli con patologie gravi e permanenti non può sposare l’iniziativa del ‘voucherizzare un servizio’ essendo soggetta a interruzioni magari per un cambio al vertice dell’ente interessato; la vediamo come una soluzione limitante nella continuità. Inoltre, il Prefetto ha preso coscienza dei ritardi nei pagamenti da parte di alcune istituzioni del territorio”.

I presenti oggi rappresentano oltre 50 famiglie che per la prima volta sono in prima linea a tutela delle cooperative sociali che si occupano di ragazzi affetti dallo spettro autistico e chiedono la presenza costante di una figura professionale nella vita dei loro figli: “I nostri ragazzi hanno necessità di un tutor permanente, vogliamo che venga ascoltata la nostra voce e vengano rispettati i diritti dei nostri figli, che non posso svolgere autonomamente gli atti quotidiani. Anche loro sono cittadini italiani”.

“Ringrazio i genitori dei ragazzi, che non sono solo parte integrante ma il cuore della nostra realtà, per l’iniziativa di oggi. Sicuramente questa azione dà un forte riconoscimento agli sforzi che la cooperativa mette in campo per dare risposte concrete ai nostri ragazzi e alla famiglie. L’incontro in Prefettura a difesa dei diritti dei lavoratori del settore e dei loro figli li vede protagonisti di quella che spero non diventi una ‘battaglia’ con gli enti locali ma una crescita e una condivisione con il fine ultimo della tutela dei ragazzi e dei loro diritti. E’ fondamentale costruire insieme un percorso che possa tutelare sempre di più le fasce più fragili, un ragazzo che ha una patologia severa ha bisogno di una continuità terapeutica per arginare le sue necessità”, afferma il direttore del centro per soggetti autistici Gaetano Terlizzi della coop. soc. ConSenso.

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