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Canicattì. Gli autobottisti si fermano: Multa salatissima e sequestro del mezzo. Siamo in piena emergenza idrica lo capite? 

Di Danila Bonsangue. 

E’ “caccia” agli autobottisti irregolari a Canicattì? Ma il sindaco si rende conto che siamo in piena emergenza idrica e “la caccia” si dovrebbe dare ai veri delinquenti? Perché la criminalità abbonda in città ed è noto a tutti. Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha firmato un’ordinanza  con la quale dichiara lo stato di emergenza idrica su tutto il territorio comunale: La principale novità è rappresentata dall’autorizzazione alla circolazione “anche delle autobotti non autorizzate al trasporto conto terzi, per il trasporto e distribuzione di acqua potabile prelevata presso i punti di approvvigionamento di Aica. A Canicattì invece è stato fermato un’autobottista, gli è stata elevata una multa da 4000 euro e il mezzo è stato sequestrato. Risultato? Gli autobottisti si sono fermati nuovamente e dichiarano: “Per metterci in regola servono soldi, corsi a Palermo, documenti vari, ci vuole tempo e denaro. Inoltre molti cittadini non intendono allacciarsi ad Aica che manda l’acqua ogni 15-20 giorni ne arriva poca, in tante zone arriva gialla, siamo a rischio infezioni e in altre zone fa puzza di muffa. Dovremmo lavarci così? Rischiamo di tutto! 

Un cittadino afferma: “ Il servizio idrico fa schifo, perdenze d’acqua sparse per le vie della città, acqua che arriva ogni 15 giorni, gialla e non potabile. Chi pagherà le spese per ripulire le vasche dalla sabbia che arriva a casa? L’ utente dovrebbe avere la libertà di potere  scegliere con quale compagnia stare,  vi siete domandati per un contratto con Aica quando c’è da sborsare? E non solo, non ti daranno neanche la metà dei servizi che realmente ti toccano, quindi? Come la chiamate voi questa situazione…”

Un altro cittadino dichiara: “Si è scelto di regolamentare il sistema delle forniture “private” di acqua nel momento sbagliato. Gli amministratori ed AICA fingono di non sapere che viviamo un momento di gravissima crisi idrica. Risultato: mezzo paese senza una goccia d’acqua (e chi non vuol morire di sete costretto a contrattualizzare la “fornitura”, con autobotte, a prezzi anche raddoppiati rispetto a prima). AICA impone forniture, solo dopo sottoscrizione di contratto, anche in zone prive di condutture idriche e di fognature, a prezzi spaventosamente alti e con liste d’attesa lunghissime..Siamo ai limiti dell’illiceità”

Ecco come arriva a casa l’acqua da Aica:

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