A processo con l’accusa di essere i componenti di una banda che ha messo a segno una serie di furti, ad Agrigento e Raffadali, ai danni di strutture pubbliche, esercizi commerciali, ma anche di autovetture e ciclomotori. Si tratta di Salvatore Camilleri di 26 anni; Fabrizio Rizzo di 33 anni; Emanuele Ucciardino di 27 anni e Salvatore Salamone di 37 anni. Sono accusati – a vario titolo – di furti in concorso e alcuni degli imputati deve rispondere anche di violazione degli obblighi imposti dalle misure di prevenzione a cui erano sottoposti. Il processo è adesso in corso di svolgimento davanti al giudice del tribunale di Agrigento, Agata Anna Genna. Compongono il collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Monica Malogioglio, Ninni Giardina e Daniele Re. Si torna in aula il 14 ottobre. Tra le strutture pubbliche spicca il furto al Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dove in un orario notturno, i responsabili una volta penetrati negli uffici e aprendo armadi e cassetti, hanno strappato diversi documenti e fascicoli, riuscendo a rubare denaro dalle scrivanie e dai distributori automatici di caffè e snack. Tra gli esercizi commerciali “visitati” un noto bar-pasticceria a Raffadali e un locale della movida di Agrigento. Nello specifico nel caso del furto presso il Libero Consorzio Comunale è stato sentito un maresciallo dei carabinieri che ha visionato le immagini tratte dall’impianto di videosorveglianza dell’Ente, riconoscendo gli autori. La difesa, rappresentata dell’avvocato Malogioglio ha contestato l’esito del riconoscimento per genericità nella descrizione mancante di elementi individualizzanti.
