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Gela: ricordato il maresciallo Sebastiano D’Immè, ucciso da due rapinatori in un conflitto a fuoco

Questa mattina i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, in occasione del 28° anniversario della morte, hanno commemorato il sacrificio del Mar. Ord. Sebastiano D’IMME’ – Medaglia d’Oro al Valore Militare “Alla Memoria” – ucciso in un conflitto a fuoco, da due malviventi che avevano appena messo a segno una rapina.

Il 7 luglio 1996, nel corso di un predisposto servizio antirapina, il Mar. Ord. D’Immè, in forza al Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri di Como, intercettava, in Locate Varesino (CO), due pericolosi pregiudicati, armatidi kalashnikov che viaggiavano a bordo di una Fiat Croma di provenienza furtiva. Percependo che gli stessi, avvedutisi di essere stati individuati, potessero sottrarsi al successivo controllo già predisposto con il concorso di personale di rinforzo, non esitava ad affrontare i malviventi, venendo però fatto segno a violenta azione di fuoco nel corso della quale veniva colpito in più parti del corpo. Benché gravemente ferito, con eccezionale coraggio e determinazione, rispondeva al fuoco, accasciandosi poi esanime al suolo.

Presso la Chiesa S. Giovanni Evangelista di Macchitella, il Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Sicilia” don Salvatore Falzone ha celebrato, unitamente al parroco della locale Chiesa don Giuseppe Siracusa, una Santa Messa di suffragio alla quale hanno preso parte l’anziana madre, i fratelli, il Col. t.SFP Vincenzo Pascale, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, il Ten. Col. Marco Montemagno, Comandante del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela, la cui caserma – dal 2010 – è intitolata proprio al Mar. Ord. D’Immè, il Vice Sindaco di Gela, Viviana Altamore, il dott. Felice Puzzo, Dirigente del Commissariato di P.S. di Gela, i Carabinieri delle Stazioni di Riesi, Mazzarino, Butera, Niscemi e Gela, dipendenti dal Reparto Territoriale, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Gela, nonché i rappresentanti di tutte le Forze di Polizia locali.

La semplice ma toccante cerimonia si è conclusa nel locale cimitero con la deposizione di una corona d’alloro dell’Arma dei Carabinieri sul monumento funebre dove riposano le spoglie mortali dell’eroe.

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