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Il Parnaso della Pace: Il prof. Calogero La Vecchia invitato in Macedonia del Nord, la poesia come linguaggio universale

Il prof. Calogero La Vecchia, direttore artistico del Concorso “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia”, sarà ospite d’onore in Macedonia del Nord, invitato dall’associazione culturale KONTEXT e dal sindaco di Gjorce Petrov, una circoscrizione della capitale Skopje. L’occasione è la “Manifestazione della VII edizione della sezione speciale ANTE POPOVSKI”, parte del IX Concorso Internazionale di poesia con sede a Canicattì. Il prof. La Vecchia sarà accompagnato dalla moglie Roberta Pantalena, segretaria del Concorso, e dalla figlia Silvia.

Questa partecipazione rappresenta una grande soddisfazione per il prof. La Vecchia e per tutta la comunità di Canicattì, sottolineando l’importanza della poesia come linguaggio universale di pace. “La poesia è una lingua che non conosce confini”, afferma il prof. La Vecchia. “Attraverso il potere delle parole, possiamo costruire ponti di comprensione e rispetto reciproco, superando le barriere culturali e linguistiche”.

Il sindaco e l’amministrazione di Canicattì invieranno un messaggio di saluto al sindaco di Gjorce Petrov, evidenziando l’importanza di questa missione di pace tramite la cultura e la poesia, di cui Canicattì è ormai un centro importante. Il prof. La Vecchia porterà anche il saluto del Parnaso Canicattinese in nome del suo viaggiatore piazzista prof. Gaetano Augello, rafforzando i legami culturali tra le due comunità.

Ad accogliere il prof. Calogero La Vecchia ci sarà il poeta macedone Mitko Gogov, presidente dell’associazione culturale Kontext di Strumica. “È un onore avere tra noi un ambasciatore della pace come il prof. La Vecchia”, dichiara Gogov. “La sua presenza testimonia l’importanza della poesia nel promuovere la comprensione e la coesione tra i popoli”.

Il prof. La Vecchia ha già portato il suo messaggio di pace in Daghestan e in Crimea, coinvolgendo circa 30 nazioni nel suo Concorso. La sua missione è chiara: usare la poesia per creare un dialogo interculturale che favorisca la pace e l’amicizia tra le nazioni. “Ogni poesia è un seme di pace”, sostiene La Vecchia. “E con il nostro concorso, stiamo piantando questi semi in tutto il mondo, puntando anche nelle scuole e sperando che crescano in alberi di armonia e comprensione”.

La manifestazione in Macedonia del Nord non sarà solo un evento letterario, ma anche un simbolo di unione e speranza, dimostrando che, attraverso l’arte e la cultura, è possibile costruire un mondo più pacifico e inclusivo.

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