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Carico di droga da Marsiglia ad Agrigento: accertamenti su cellulare sequestrato e ricorso al Riesame per gli arrestati 

I giudici del Tribunale del Riesame, domani mattina, esamineranno il ricorso dell’avvocato Gianfranco Pilato, difensore dei due francesi arrestati, Andre Mickael Ben Oliel, 51 anni e Assia Chabni, 40 anni, trovati con un carico di 79 chili di hashish, sequestrati all’interno di un’auto e scovati dal personale del Goa della Guardia di finanza, con la collaborazione del Nucleo delle Fiamme gialle del Comando provinciale di Agrigento, a Maddalusa, a pochi metri dalla spiaggia della “Babbaluciara”. Era Agrigento la destinazione finale dell’ingente quantitativo di stupefacente che, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato, al dettaglio, oltre 300mila euro. Le manette ai polsi sono scattate per i due presunti “corrieri”. I due indagati che si trovano al carcere di contrada “Petrusa”, all’interrogatorio hanno dato la loro versione dei fatti. Il cinquantunenne, in particolare ha detto che la compagna non sapeva nulla e ha aggiunto: “Non posso dirvi chi mi ha commissionato il trasporto se parlo mi uccidono. Aspettavo un messaggio per consegnare la droga”. La coppia partita da Marsiglia era diretta a San Leone per consegnare il “carico”, verosimilmente, a soggetti locali allo stato attuale ignoti. L’operazione, scattata dalla statale 640 in località “Sacchitello”, ha consentito di sequestrare la droga, due auto, un’Audi Rs5 con a bordo la coppia e una Peugeot 5008, abbandonata da un immigrato di nazionalità marocchina riuscito a scappare e ritenuto complice dei due arrestati. Nel frattempo le indagini proseguono per cercare di rintracciare il complice che è riuscito a fuggire fra le campagne. E accertamenti sono in corso nel telefono cellulare trovato in fondo al fiume dopo che uno dei due corrieri lo ha gettato quando i finanzieri hanno trovato la droga. Il consulente del pubblico ministero Annalisa Failla, l’ingegnere Mauro Manolo Belmonte, dovrà esaminare anche altri tre telefoni e quattro sim sequestrati all’uomo e alla donna.

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