Ad Agrigento i carabinieri hanno avviato le indagini sul vasto incendio, di probabile origine dolosa, che ha carbonizzato ettari ed ettari di terreno coltivati ad uliveti e mandorleti, macchia Mediterranea e una porzione di un’area boschiva, nella zona collinare alle spalle di Monserrato e nelle contrade “San Luca” e “Piano Gatta di fronte il quartiere di Montaperto. I danni sono ingenti. Alberi di ulivo e mandorlo erano all’interno di fondi agricoli di proprietà di agrigentini. Le fiamme hanno inoltre lambito diverse case di campagna e casolari. Il rogo di vaste dimensioni si è sviluppato, nella notte tra martedì e mercoledì e ci sono voluti quasi due giorni per spegnerlo definitivamente. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, il personale del Corpo Forestale e, ieri mattina, per ore e ore dall’alto anche due canadair e un elicottero. Ai soccorritori ci sono voluti, appunto, due giorni di lavoro per combattere, circoscrivere il fronte del fuoco esteso per ettari, che si allargava a seconda del vento con improvvisi cambi di direzione, e infine completare l’opera di spegnimento. Riguardo all’origine dell’evento le fiamme avrebbero preso piede a causa della mano criminale di uno o più piromani.
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