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Lampedusa. Reflui senza trattamento in mare, 18 rinvii a giudizio: ex sindaci, funzionari e imprenditori

Sono accusati di avere consentito che i reflui fognari degli impianti di sollevamento, senza alcun trattamento, finissero nel mare di Lampedusa. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, ha rinviato a giudizio 18 persone, fra ex amministratori, funzionari comunali e imprenditori. Vanno a processo gli ex sindaci dell’isola, Salvatore Martello e Giusi Nicolini; Manlio Maraventano, 54 anni; Francesco Brignone, 59 anni e Calogero Fiorentino, 66 anni, responsabili del settimo servizio del Comune di Lampedusa; Felice Ajello, 65 anni, e Marcello Loria, 67 anni, dirigenti del dipartimento Acque e rifiuti. Ed ancora Giovanna Taormina, 56 anni, rappresentante di una ditta che si è occupata di smaltimento dei rifiuti in un cantiere; Giuseppe Tornabene, 69 anni e Giuseppe Dragotta, 62 anni, direttori dei lavori; i responsabili dell’impresa aggiudicataria ed esecutrice dell’appalto per l’ampliamento dell’impianto di depurazione Sonja Nunziatina Cannizzo, 52 anni; Mattia Mondello, 31 anni ed Emanuele Mondello, 63 anni; il direttore tecnico dei lavori Luigi Fidone, 47 anni; l’ingegnere Salvatore Stagno, 51 anni, responsabile unico del procedimento; Marco Lupo, 53 anni; Maurizio Pirillo, 60 anni e Salvatore Cocina, 63 anni. Devono rispondere a vario titolo di abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio, inquinamento ambientale e danneggiamento. La contestazione principale è quella di avere consentito, a partire dal 2015, lo scarico dei reflui provenienti dai cinque impianti di sollevamento senza alcun trattamento in mare. La prima udienza è fissata per l’8 ottobre davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento. Gli imputati sono difesi fra gli altri dagli avvocati Giuseppe Scozzari, Nicola Grillo e Vincenzo Caponnetto.

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