A Sciacca sono tornati a farsi sentire i titolari delle autobotti private che in due bocchette per caricare i mezzi non hanno trovato acqua e in quella di contrada Sovareto i tempi sono lunghi. Il risultato è che si sono già accumulati ritardi per caricare le autobotti e proprio nelle stesse ore in cui è stato rinviato un turno di distribuzione nel centro storico. «Addirittura le autobotti più grandi – dice Agostino Montalbano, titolare di una delle ditte che forniscono acqua – non si riesce proprio a caricarle. Per caricare un mezzo da 8 metri cubi impieghiamo anche 30 minuti e in condizioni normali ci vogliono appena 3 o 4 metri. Quella da 22 metri cubi, addirittura, non riusciamo neppure a caricarla».
Questo allunga i tempi. «Ci dispiace – dice Michele Bono, di un’altra ditta – per la gente che aspetta l’acqua, ma non riusciamo a fare di più». «Se non c’è acqua per le difficoltà nei punti di approvvigionamento – aggiunge Agostino Montalbano – questo rallenta tutto». La città termale ha zone, soprattutto lungo la fascia costiera, nelle quali non c’è la rete idrica e un ritardo o l’impossibilità di ricevere la fornitura con autobotte impedisce la fruizione di numerosi immobili. Nonostante tutto, i circa 160 litri al secondo che vengono distribuiti fino ad oggi non hanno determinato situazioni di estremo disagio.
(Un servizio completo di Giuseppe Pantano sul Giornale di Sicilia)