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Prefettura Agrigento, Emergenza idrica: incremento di autobotti, prelevare acqua da nuovi pozzi e ripristinare i dissalatori.

Arrivano le prime decisioni per tamponare l’emergenza idrica ad Agrigento e provincia: incremento di autobotti, prelevare acqua da nuovi pozzi e ripristinare il dissalatore di Porto Empedocle. 

Riunione tecnica in Prefettura ad Agrigento, alla presenza delle forze dell’ordine, dei vertici Aica, dell’Asp di Agrigento e dei sindaci di Agrigento, Favara, Licata. Tra le soluzioni Aica, insieme ai Comuni, ha adottato un regolamento per regolarizzare gli autobottisti.

“Insieme con Aica abbiamo studiato un nuovo sistema, chi ha bisogno dell’acqua perchè non gliene è arrivata abbastanza avrà direttamente da Aica con le autobotti un servizio integrativo, invece chi non è collegato con un impianto, per questi, gli autobottisti  potranno operare solo se trasporteranno acqua di Aica controllata, pagata e pulita sopratutto. Ci sarà un bando, si registreranno in un elenco, e gli autobottisti avranno un documento che certificherà che sono in regola, perchè scatteranno anche le sanzioni da parte delle forze dell’ordine”, ha detto il prefetto di Agrigento Filippo Romano a margine della riunione tecnica. Nel patto degli interventi del Governo sono già a disposizione per la provincia di Agrigento quasi sei milioni per i pozzi, e altri 20 milioni per dissalatori e altre fonti.  

Ad Agrigento l’acqua sarà prelevata anche da due sorgenti: dalla fonte di Bonamorone e da quella di via Solferino che è quella che un privato ha spontaneamente messo a disposizione. L’Enel ha messo a disposizione il dissalatore che ha a Porto Empedocle e che fornisce 28 metri cubi, è piccolo ma funzionante e il rifornimento con le autobotti potrà essere fatto di continuo perché hanno le vasche d’accumulo e non bisogna aspettare che l’acqua venga dissalata.

Gli interventi che verranno realizzati: verrà potenziato a Cammarata, il gruppo sorgenti Chirumbo Tricca 1 e 2, per 167.300 euro; verrà realizzato un nuovo pozzo, attiguo a quello Grattavole di cui sarà gemello a Sciacca (costo 602.400 euro); revamping pozzi a Ribera, ossia riattivazione di due pozzi comunali in prossimità della condotta Favara di Burgio in contrada Castello (80 mila euro); stessa cosa a San Giovanni Gemini, ossia riattivazione di 3 pozzi comunali in contrada Edera-Santa Lucia; bypass e interconnessioni fra reti a San Giovanni Gemini. In questo caso l’intervento prevede la realizzazione di una condotta di collegamento che consenta interconnessione tra i due versanti dell’acquedotto rurale “Serracanale”, alimentato da fonti proprie (pozzi) e Ficuzza alimentato da una fornitura d’acqua proveniente dall’invaso Fanaco e consegna da parte di Siciliacque al partitore Bosco nei pressi del centro abitato di Mussomeli, così da poter addurre al versante Ficuzza, che è quello maggiormente deficitario, acqua proveniente da fonti proprie così liberando risorsa dall’invaso Fanaco che può essere destinata all’idropotabile. Spesa prevista in questo caso di 150mila euro. Ed ancora revamping pozzo Grattavole 4 realizzazione di una condotta di collegamento al campo pozzi già in gestione Aica – spesa 400 mila euro – a Sciacca.  Nei Comuni di Licata e di Palma di Montechiaro verrà aumentata la capacità di scambio tra il sistema Favara di Burgio e il sistema Gela-Aragona sgravando il sistema Ancipa-Blufi. Il potenziamento della c. le di sollevamento Mosè consente di aumentare la capacità di scambio tra l’acquedotto Favara di Burgio e la Gela-Aragona. L’obiettivo è quello di arrivare ad una portata di sollevamento che consenta di alimentare i comuni di Palma di Montechiaro e Licata tramite risorse GAR-FAV annullando la quota proveniente dai sistemi Ancipa-Blufi.

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