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Europee: nessun agrigentino eletto al Parlamento. Tardino non viene riconfermata 

Erano sei i candidati agrigentini per le elezioni Europee. Nessuno di loro ce l’ha fatta. Delineato il quadro degli otto seggi al Parlamento europeo per gli eletti nella circoscrizione Sicilia-Sardegna. Per Fratelli d’Italia i due seggi vanno a Giorgia Meloni e Giuseppe Milazzo, al posto della premier andrà Ruggero Razza; due eletti anche in Forza Italia, Edy Tamajo e Marco Falcone.

Nel Pd lo scranno va a Elly Schlein, che non andrà a Bruxelles per cui subentra Giuseppe Lupo; per il M5S c’è Giuseppe Antoci, mentre per la Lega Raffaele Stancanelli. L’unico rebus in casa Alleanza Verdi e Sinistra: il seggio scatta a Ilaria Salis (50.406 voti), che però potrebbe optare per quello della circoscrizione Italia-Nord occidentale dove ha ottenuto 126.027 voti, in questo caso le subentrerebbe Mimmo Lucano (25.785 voti).

Ma se anche lui dovesse optare per uno dei seggi conquistati come primo eletto dell’Italia meridionale (76.078) e dell’Italia Nord-orientale (42.576) lo scranno di Bruxelles andrebbe a Leoluca Orlando, terzo nelle Isole con 18.544 preferenze.

L’agrigentino più votato è stato Pietro Bartolo, del Partito Democratico. Il medico lampedusano ha superato le 44 mila preferenze. Margherita La Rocca Ruvolo, coordinatrice provinciale di Forza Italia, deputata regionale e sindaco di Montevago, conquista quasi 30 mila preferenze. Anche qui un buon risultato personale ma che non basta. Per Fratelli d’Italia c’era candidata Giusi Savarino, deputata regionale agrigentina.

La Savarino ha ottenuto poco più di 20 mila preferenze. Non viene riconfermata, invece, l’uscente Annalisa Tardino, già coordinatrice regionale della Lega. Infine per il Movimento Cinque Stelle c’era candidata Antonella Di Prima, di Sciacca, che ha ottenuto 17.391 voti, mentre Alfonso Alaimo, candidato con Alternativa Popolare, ha incassato meno di cinquecento preferenze.

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