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Canicattì, tabaccaio condannato a 14 anni e 6 mesi: Uccise consuocero per matrimonio non gradito

Di Danila Bonsangue. 

Si è chiuso con una condanna a 14 anni e 6 mesi, il processo davanti la Corte di Assise di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato, nei confronti del tabaccaio di Canicattì Luigi La Lomia, 77enne, accusato dell’omicidio del consuocero – Mario Vincenzo Lauricella, 60enne meccanico – e del tentato omicidio della futura nuora, Clara Lauricella. Alla base della drammatica vicenda, un matrimonio programmato e mai digerito tra il figlio di La Lomia e la figlia della vittima.

Il 30 maggio 2021, a margine dell’ennesima violenta discussione, la situazione degenerò. Il pensionato, a bordo di un Fiat Doblò, investì il consuocero schiacciandolo contro il muro del magazzino. Mario Vincenzo Lauricella in quell’occasione, prima di essere travolto dal mezzo pesante, riuscì a salvare la figlia spingendola fuori dalla traiettoria del veicolo. Il meccanico morì all’ospedale di Messina dopo un mese di agonia. L’imputato è difeso dall’avvocato Calogero Meli. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Salvatore Amato.  Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’imputato a 26 anni di reclusione. I giudici hanno escluso l’aggravante della premeditazione e concedendo le attenuanti generiche, hanno riqualificato i reati in omicidio preterintenzionale, per quanto riguarda la morte di Lauricella, e lesioni personali gravi per quanto riguarda la figlia. La Lomia è stato condannato anche per il reato di minacce gravi nei confronti della famiglia Lauricella. La Corte ha altresì disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 35 mila euro in favore delle persone offese. 

( in foto la vittima Mario Lauricella)

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