Continua l’azione repressiva della Polizia Provinciale contro l’abbandono dei rifiuti sulle strade del territorio agrigentino. Pizzicati in pochi giorni diversi incivili che, deferiti all’autorità giudiziaria, rischiano anche il sequestro del mezzo oltre ad una pesante ammenda.
In pochissimi giorni la Polizia Provinciale, dopo aver piazzato le telecamere, ha pizzicato numerosi incivili che con le loro autovetture conferivano rifiuti, anche pericolosi, sulle strade del territorio della provincia agrigentina.
L’ art. 6-ter, comma 1, Legge 9 ottobre 2023, n. 137, ha modificato l’art. 255, comma 1, d. lgs 152/2006 del Testo Unico Ambientale, trasformando la precedente violazione amministrativa in “reato contravvenzionale”, con possibilità, per l’autorità procedente, in relazione alle circostanze concrete, e con provvedimento motivato, anche al sequestro preventivo del mezzo finalizzato alla confisca.
Chiunque “abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da 1.000,00 euro e 10.000,00 euro”. La pena aumenta se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi (barattolo di pittura, batterie o medicinali scaduti).
Una precisa indicazione, disposta dal Dirigente della Polizia Provinciale Pietro Amorosia e dal Comandante Ten. Col. Lombardo Salvatore, che fa seguito agli incontri avuti con le forze dell’ordine presso l’aula Luigi Giglia del Libero Consorzio comunale.
L’azione repressiva della Polizia Provinciale prosegue ininterrottamente, anche con l’uso di auto civetta, e con servizi di pattugliamento mirati aventi lo scopo di contrastare, in modo incisivo, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ormai endemico per la provincia.
Il Libero Consorzio comunale è in prima linea in questa azione di contrasto e intende svolgere un ruolo operativo per presentare il territorio della provincia agrigentina nel modo migliore in preparazione degli eventi che interesseranno Agrigento, capitale della cultura 2025.