La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna a 7 anni di reclusione per Luigi D’Angelo, il 33enne di Ravanusa che il 2 febbraio 2020 causò il gravissimo incidente stradale nel quale persero la vita Federica Aleo e Lorenzo Miceli, con anche un terzo passeggero rimasto gravemente ferito. I familiari di Federica Aleo, affidatisi a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in casi di omicidio stradale con sede a Canicattì, hanno tristemente assistito a tutte le fasi del processo, fino anche a questo ulteriore verdetto di secondo grado. “Due vite spezzate non valgono 7 anni di condanna. Troppo bassa, la condanna, a fronte della gravità del comportamento messo in atto da L.D., e delle tragiche conseguenze che ne sono derivate”, dicono i familiari di Lorenzo Miceli e Federica Aleo.
“Siamo pienamente soddisfatti di questa conferma – sottolinea Diego Ferraro, responsabile della sede Giesse di Canicattì – Restiamo pronti, con i nostri legali fiduciari, a lottare anche in un eventuale terzo grado, in Cassazione, affinché la dura condanna inflitta dal tribunale di Agrigento resti del tutto immutata. Purtroppo Federica nessuno potrà riportarla indietro e i familiari per questo non potranno mai darsi pace, anche 7 anni di condanna non sono di certo abbastanza per loro. Ma confrontandoci anche con le più recenti pronunce in ambito di omicidio stradale, possiamo senz’altro confermare che si tratta di una condanna importante. Attendiamo ora i prossimi passi della Procura continuando comunque ad affiancare i familiari, con i nostri legali fiduciari, con l’auspicio che si giunga davvero ad una condanna definitiva esemplare. Ciò che è accaduto non dovrebbe mai più succedere”.
Prima della pronuncia della Corte i familiari di Federica Aleo, tramite l’avvocato fiduciario di Giesse, Michele Liuzzo di Catania, avevano chiesto il rigetto dei motivi di appello e la conferma della condanna, così come anche il Procuratore Generale.
L’incidente, che costò la vita in un primo momento a Lorenzo Miceli e dopo oltre 3 mesi a Federica Aleo, seduta nel sedile posteriore insieme ad un altro passeggero che riportò gravi traumi, avvenne il 2 febbraio del 2020. D’Angelo, a bordo di un’Alfa 147, dopo avere assunto cocaina e con un tasso alcolico triplo rispetto al limite previsto, si schiantò contro un’abitazione a folle velocità. D’Angelo è stato riconosciuto colpevole di duplice omicidio stradale e lesioni personali colpose. Lorenzo Miceli era consigliere comunale di Ravanusa e Federica Aleo, commessa di Canicattì.