On. Ida Carmina M5S: “Vergogna assoluta! Agrigento, in ginocchio per la mancanza d’acqua perso il finanziamento di 44 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica”
E’ una altra giornata buia e vergognosa per Agrigento e il suo territorio, aver avuto la certezza da parte dell’Assessore regionale all’energia e l’acqua Di Mauro che i 44 milioni di euro disponibili per il rifacimento ed il potenziamento della rete idrica ad Agrigento siano stati bruciati, con il rinvio sine die di un’opera infrastrutturale necessaria ed emergenziale per una Città ormai in ginocchio.
“Siamo ai giochi di prestigio: svanisce nel nulla e viene perso il finanziamento di 44 milioni di euro per il rifacimento delle reti idriche assolutamente urgente ed improcrastinabile in un periodo in cui Agrigento ed il suo territorio sono colpiti da una siccità senza precedenti ed il problema della mancanza d’acqua diventa drammatico ed è risaputo che oltre il 50 % dell’acqua erogata viene disperso a causa della vetustà delle reti di distribuzione.
Le risorse erano state stanziate, persino appaltati i lavori, la ditta pronta a partire ed ora il vergognoso annuncio che è tutto andato in fumo. Nelle dichiarazioni dei politici agrigentini di centro destra, da sempre al governo della Città, c’è il fallimento di un sistema politico e burocratico che non riesce a realizzare opere primarie come la nuova rete idrica, realizzazione improcrastinabile in cui anche un solo giorno di rinvio viene pagato con sofferenze della popolazione e perdite economiche gravissime. I politici agrigentini si assumano le proprie responsabilità politiche e traggano le conseguenze del loro fallimento. Non è ammissibile fare il gioco delle tre carte sul diritto all’ acqua, che è universale ed inviolabile, facendo spallucce e dicendo “ci sarà un altro finanziamento” con i Fondi Sviluppo e Coesione con un rinvio di tre anni. Ma anche senza considerare che un rinvio di altri tre anni, mentre tutto doveva e poteva essere pronto a fine 2023 è di grave danno alla Città ed ai cittadini, se ci accordassero un altro finanziamento, chi ci assicura che i politici che governano Agrigento non perderebbero anche questo? Chi ha causato un male, chi cagiona un danno non potrà mai essere la soluzione. Occorre un cambiamento urgente nella politica agrigentina che è causa di questa sofferenza per i cittadini. A questo punto suonano più comprensibili le parole del Ministro Musumeci che un mese fa venendo ad Agrigento si disse, infastidito dal muro del pianto dei politici agrigentini di centro destra ed affermò l’inutilità delle lamentele, di fatto addossando alla loro inettitudine la responsabilità. I soldi c’erano, le procedure espletate, l’appalto fatto e pare che nell’offerta tecnica la Ditta avesse assicurato l’espletamento dei lavori in 9 Mesi e comunque entro il 31.12.2023.
Dove sta la verità? Come mai sono stati persi i finanziamenti e sprecato tutto questo tempo rendendo inutile persino il progetto fatto e l’appalto dei lavori già espletato ? I Cittadini di Agrigento hanno diritto di sapere la verità e quali siano i motivi e le responsabilità di questo enorme danno alla comunità agrigentina. Al momento c’ è una sola certezza: la beffa subita dagli agrigentini, in una terra dove un servizio primario come l’acqua è un miraggio, abbiamo avuto la certezza che tra i tanti fallimenti della compagine che governa la Città va annoverato anche il mancato potenziamento della rete idrica, perché hanno perso i soldi stanziati per realizzarlo.
Povera Agrigento! Su questa penosa vicenda vanno fatti, a tutti i livelli, gli accertamenti del caso, mi adopererò perché sia fatta piena luce e ai cittadini agrigentini siano date le risposte cui hanno diritto. Rimane il fallimento politico di chi, così operando condanna Agrigento al sottosviluppo perche’ il rifacimento delle reti idriche è parte essenziale della soluzione dell’annoso problema dell’acqua, e pensare che tutto era pronto ed è andato in fumo èinaccettabile, conclude l’On. Ida Carmina, deputata del M5S”