La Mendola “Siamo soddisfatti delle migliorie introdotte al Codice dei contratti dalla legge regionale n°12 dello scorso 12 ottobre 2023. Abbiamo apprezzato il lavoro svolto, non solo dal Governo Regionale, dall’Assessore al ramo Alessandro Aricò e dal Dipartimento Regionale Tecnico diretto dall’Ing. Duilio Alongi, ma anche dai parlamentari sottoscrittori degli emendamenti proposti dalle professioni tecniche e da un’opposizione responsabile e costruttiva che ha votato la legge, introducendo modifiche che ne hanno ulteriormente migliorato i contenuti”.
Grande partecipazione di pubblico al convegno “Il Codice dei Contratti pubblici in Sicilia”, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento e dal noto network lavoripubblici.it, con la collaborazione della Fondazione Architetti nel Mediterraneo e della Consulta regionale degli Ordini degli architetti della Sicilia.
L’evento, coordinato dall’ingegnere Gianluca Oreto, direttore di lavoripubblici.it, si è svolto nel pomeriggio di ieri, in una gremita sala conferenze dell’hotel Dioscuri Bay Palace a San Leone.
Dopo i saluti delle autorità, hanno relazionato: l’avvocato Gaetano Armao e gli architetti Rino La Mendola, Marco Montalbano e Alfonso Cimino che hanno descritto le principali novità introdotte dal nuovo quadro normativo, con particolare riferimento ai servizi di Architettura e Ingegneria, alla progettazione digitale (BIM), alla direzione e al collaudo dei lavori.
“La legge regionale 12 –afferma il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola – ha introdotto in Sicilia nuove regole preziose per aprire il mercato dei lavori pubblici ai giovani, alle strutture professionali medio-piccole e ai professionisti di talento e per semplificare l’iter di esecuzione dei lavori pubblici offrendo, alle stazioni appaltanti, strumenti efficaci per accedere ai fondi del PNRR e ai flussi finanziari della programmazione comunitaria”.
Norme utili alla semplificazione delle “decisioni pubbliche nel settore di infrastrutture, servizi e forniture della pubblica amministrazione – spiega l’avvocato Gaetano Armao – Purtroppo, la legislazione del 2016-2018, nazionale e regionale, ha introdotto norme farraginose, complicate e di difficile attuazione che hanno determinato ritardi pesantissimi nella realizzazione delle infrastrutture, la Palermo-Agrigento, ad esempio, credo sia un esempio emblematico di come un’opera pubblica nata velocemente ancora oggi sia in corso di definizione. L’introduzione di nuove regole, a livello nazionale e regionale, ha fortemente semplificato il quadro normativo con l’obiettivo di realizzare le infrastrutture che servono ai cittadini senza ingolfarle di cavilli e di questioni giuridiche che, spesso, nascondono lotte tra soggetti interessati”.
Un altro importante aspetto riguarda la digitalizzazione e i suoi effetti sul “sistema cantiere”, argomento affrontato all’architetto Alfonso Cimino, già presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento: “Ringrazio il presidente Rino La Mendola per avermi chiamato a intervenire sul tema della gestione delle opere pubbliche e, in particolare, della direzione dei lavori che porta noi professionisti a confrontarci con imprese sempre meglio organizzate anche sotto il profilo tecnico. In ambito normativo sono cambiati i punti di riferimento ma ciò che conta di più è l’informatizzazione della documentazione presente all’interno di un cantiere”. “La legge 12 del 2023 – aggiunge l’architetto Marco Montalbano – determina una norma tecnica chiara che decreta un utilizzo della digitalizzazione del metodo Bim il quale diventerà obbligatorio da gennaio 2025, per la progettazione di lavori di importo superiore a un milione di euro”.
Per Gianluca Oreto, ingegnere e direttore del portale lavoripubblici.it, il convegno “si propone non solo come approfondimento sui temi che riguardano il Codice dei contratti pubblici, con particolare riferimento alla regione siciliana ma, soprattutto, come momento di confronto proattivo tra tutti i professionisti che si occupano di lavori pubblici nella regione, quindi liberi professionisti, dirigenti delle pubbliche amministrazioni e mondo della politica; perché, non dimentichiamo, la legge 12-2023 è stata realizzata grazie al supporto di tutte le professionalità della nostra regione, dalla politica ai professionisti”.
Dopo le relazioni, si è tenuto il dibattito aperto non soltanto agli addetti ai lavori ma anche a tutti i deputati agrigentini eletti al Parlamento regionale. In questo contesto, sono intervenuti i deputati Margherita La Rocca Ruvolo, Angelo Cambiano e Michele Catanzaro.
“Ritengo – afferma l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo – sia una giornata importante sul confronto della norma 12 varata dall’Ars per definire le procedure del Codice degli appalti. Il fatto che la pubblica amministrazione e la politica possano lavorare insieme, senza restare imbrigliati nella macchina amministrativa, è da ritenersi importante per il riflesso che questo ha sui cittadini, sull’appalto delle opere e sulla celerità degli stessi. Un plauso agli architetti qui riuniti, ai colleghi che si sono confrontati e alla politica che ha dato risposte in tempi celeri”.
“La Regione Siciliana – dichiara l’onorevole Angelo Cambiano – ha recepito la normativa nazionale apportando alcune modifiche intese nel rafforzamento della Centrale unica di committenza, come l’apertura agli studi professionali e ai giovani professionisti. Ci sono aspetti migliorabili, tutto è perfettibile, ma è un buon lavoro portato avanti trasversalmente da tutte le forze politiche”.
“Da capogruppo dell’opposizione – dice l’onorevole Michele Catanzaro – ritengo sia stato dato il contributo alla realizzazione del testo nel miglioramento di alcuni articoli e questo lavoro lo ha portato avanti, con tenacia e attenzione, il presidente La Mendola che non ha mancato nemmeno una delle audizioni. È chiaro che quando si redigono norme di buon senso non ci sono maggioranza e opposizione, sono norme che servono ai professionisti e soprattutto al territorio”.
“Questa sera l’Ordine degli architetti e la Fondazione Architetti nel Mediterraneo – commenta Piero Fiaccabrino, presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo, a conclusione dell’evento – continuano un percorso di eventi che spaziano dalla formazione alla cultura. È un continuo percorso che, specie nell’ultimo anno, è stato caratterizzato da corsi sulla sicurezza, sulla normativa antincendio, sul Cam, … Nell’ambito dell’Architettura, abbiamo ospitato i più noti esponenti a livello mondiale con Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, Franco Purini, Alberto Ferlenga e Massimiliano Fuksas con l’intervista a Luigi Prestinenza Puglisi e, ancora, Open Studi Aperti e tanti altri eventi che hanno caratterizzato un’incessante attività portata avanti in piena sinergia dall’Ordine e dalla Fondazione”.
“Siamo soddisfatti delle migliorie introdotte al Codice dei contratti dalla legge regionale n°12 dello scorso 12 ottobre 2023 – conclude Rino La Mendola – Abbiamo apprezzato il lavoro svolto, non solo dal Governo regionale, dall’assessore al ramo Alessandro Aricò e dal dipartimento regionale Tecnico diretto dall’ingegnere Duilio Alongi, ma anche dai parlamentari sottoscrittori degli emendamenti proposti dalle professioni tecniche e da un’opposizione responsabile e costruttiva che ha votato la legge, introducendo modifiche che ne hanno ulteriormente migliorato i contenuti”.