Anche quest’anno il liceo classico “U. Foscolo” di Canicattì, dirigente scolastica Rossana Virciglio, ha partecipato alla X edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, referente locale l’insegnante Giusy Ferraro. L’evento che si tiene in contemporanea in 350 licei classici, si è tenuto a Canicattì, al teatro sociale, venerdì 19 aprile 2024.
Anche in questa edizione, per la seconda volta, ai licei italiani si sono uniti 14 licei stranieri: L’Australia, la Croazia, La Germania, La Grecia, La Francia, La Romania, La Spagna, La Turchia. Il tema proposto dal Comitato della Notte Nazionale per la X edizione è stato quello della ‘’Comunicazione” in concomitanza della ricorrenza dei 100 anni della radio Italiana e i 70 anni della televisione italiana.
Presente Marina Castiglione, Docente ordinaria in linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Palermo, collaboratrice della rivista italiana di Dialettologia, curatrice della collana e del portale “Dialektòs”, scrittrice prolifica e di grande spessore. Si è soffermata su un tema molto coinvolgente: “Il dialetto siciliano nei meme”.
Altra ospite della serata Giovanna Corrao, docente di lettere presso I.I.S.S. “Enrico Medi” di Palermo, scrittice e conduttrice radiofonica, da anni impegnata nelle scuole di frontiera, con un’attenzione particolare per l’educazione degli studenti con particolari fragilità. Ha presentato lo spettacolo teatrale ‘’Litologhia’’, ideato e prodotto da Marilena La Rosa, che si snoda sul valore e la forza delle parole nelle eroine del mondo classico: Demetra, Medea e Cassandra.
E’ stato dedicato un momento alla riflessione sulla parità di genere, un modo per voler ricordare e al contempo contrastare gli innumerevoli femminicidi che ricorrono ogni giorno.
Rilevante lo spettacolo: “Un Classico Moderno…..! Saperi antichi…saperi moderni a confronto”, tratto da un testo ideato dalla Prof.ssa Carla Carafa, che ne ha curato la regia con la collaborazione del prof. Riccardo La Vecchia e della Prof.ssa Ilenia Marchese Ragona.
Le alunne e gli alunni della IIC, guidati dalla prof.ssa Lo Brutto, hanno presentato Calipso e Andromaca, due figure mitologiche femminili, con il diverso loro modo di concepire l’amore, secondo una nuova prospettiva e un punto di vista inedito. L’evento si è concluso con l’inno finale “Alla Luna”, Di Giacomo Leopardi, scelto dal Comitato e parte comune a tutti i licei aderenti.
L’evento è nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di latino e greco presso il Liceo classico “Gulli Pennisi” di Acireale e ora Ricercatore di filologia classica, presso l’Università di Torino. E’ sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’associazione Italiana di Cultura Classica, coordinato da un ampio e rappresentativo Comitato Organizzativo, introdotto dal brano inedito ‘’In qualche modo faremo’’del cantautore fiorentino Francesco Rainero. L’idea di partenza si è rivelata vincente. Nata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti negli anni, era ancora pieno di vitalità ed era popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassavano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha ormai definitivamente fatto breccia nell’opinione pubblica, contribuendo in maniera rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della gente comune su questo percorso di studi che non trova eguali in nessun’altra parte del mondo. Anche quest’anno è stato confermato il partenariato con Rai Cultura. La locandina dell’evento, realizzata dalla prof.ssa Valeria Sanfilippo del liceo Spedalieri di Catania, rappresenta in un unico abbraccio un ippocampo e una sirena all’interno di una travolgente ambientazione marina e, ancora, sullo sfondo, l’isola di Atlantide: un invito all’amore e all’armoniosa collaborazione per superare i propri limiti e raggiungere il sogno di una realtà caratterizzata da pace e fratellanza.
La Notte Nazionale del Liceo Classico è più che una festa. E’ innanzitutto un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio lungo, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in una Italia, e non solo, finalmente unita nell’ ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco –romana.