E’ stato rappresentato con successo dai giovani della Basilica Santuario delle Lacrime di Siracusa il musical scritto e diretto da don Gianluca Gibilisco, “αἷμα” che in greco significa sangue, simbolo antitetico di vita e di morte. Si è trattato di un vero e proprio viaggio dentro lo spirito dei giovani di oggi, un excursus tra i mali interiori e sociali che li fanno tribolare, alcuni dei quali sono il frutto di una contemporaneità che spesso li appiattisce e li imprigiona tra i pixel di uno schermo e di altri, invece, che affondano le proprie radici nella notte dei tempi. Lo spettacolo teatrale messo in scena dai ragazzi nella cripta del Santuario, si è sviluppato fra due pianitemporali lontanissimi, la giudea di 2000 anni fa e il mondo giovanile contemporaneo con il quale si è voluto celebrare un bisogno profondo, intrinseco, storico e radicato nell’identità dell’essere umano che è, per l’appunto, il bisogno di socialità, ovvero essere parte di un sistema di relazioni, di fatti, che diano significato al proprio “esserci”.
“Attraverso la pedagogia teatrale dell’evangelizzazione– ha affermato l’insegnante e antropologa Ida Vasta, membro del gruppo di preghiera adulto– i giovani della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime portano in scena possibili situazioni dolorose, che ognuno di noi può attraversare ma nello stesso tempo vogliono condividere un messaggio di speranza perché hanno sperimentato l’essere parte di una comunità educante , in cui è presente una Madre che con il suo sguardo di lacrime è presenza viva e sostegno quotidiano, così da non essere schiacciati dalle storie vissute ma rinascere dalle proprie ceneri”.