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Caltanissetta, assegnato al Comune un terreno da 310 ettari confiscato alla mafia: agricoltura sociale

Assegnato al Comune di Caltanissetta un terreno da 310 ettari confiscato alla mafia, oggi 16 aprile, si è tenuta la cerimonia di consegna. I terreni erano stati dati in conduzione alla Azienda Agricola Cammarata Luca, dapprima dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta e successivamente alla Confisca, dall’A.N.B.S.C. Agenzia Nazionale per la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. Il Comune di Caltanissetta ha ottenuto oggi, l’ufficiale consegna del compendio dei beni di Mimiani confiscati alla criminalità organizzata. Il Feudo Mimiani di circa 310 ettari fra terreni e fabbricati che è stato confiscato a Paolo Farinella e a Giovanna Nicosia, si trova in contrada Mimiani ed è stato acquisito a patrimonio dell’erario, a seguito di decreto irrevocabile di confisca del 5 ottobre 2018 e gestito dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sino alla data della sua assegnazione.

Dalla prossima settimana questi beni, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, saranno trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Caltanissetta per finalità sociali e in particolare per essere utilizzati nel campo dell’agricoltura sociale. Per tale attività già da subito l’Amministrazione Comunale ha lavorato alacremente per mettere in atto questo importante progetto. Il compendio Mimiani – grazie ad un accordo siglato sin dal marzo del 2015, tra l’Azienda Agricola “Cammarata Luca” dapprima con il Tribunale di Caltanissetta e successivamente con l’Agenzia Nazionale – è stato condotto sino alla data odierna in regime di agricoltura biologica. Un accordo rivelatosi una strategia vincente alla luce degli ottimi risultati ottenuti, in termini di redditività raggiunta, di aumento esponenziale dell’occupazione e di attenta cura per l’ambiente, essendo stato condotto in rigoroso regime biologico.

L’attività svolta sotto l’attenta direzione dell’ANBSC ha trasformato tale conduzione in un virtuoso esempio di come sia possibile contrastare la criminalità organizzata attraverso l’eliminazione dal mercato di beni di provenienza illecita e le relative proprietà restituite alla società per offrire opportunità di riscatto, di sviluppo economico ed emblema di legalità.

Non si tratta di un semplice passaggio di proprietà o contratto di affitto da un Ente Pubblico a un privato, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti di legalità.

Il Comune, infatti, a seguito della procedura di confisca da parte del Tribunale di Caltanissetta, Sezione Misure di Prevenzione, aveva chiesto l’assegnazione del bene e la gestione dell’area con l’intento di restituirla alla collettività. 

Infatti, la volontà di proseguire la gestione – dando continuità alla scelta della conduzione operata dal Tribunale e poi dall’Agenzia Nazionale – con l’Azienda Agricola Cammarata Luca è stata fortemente voluta, in considerazione degli ottimi risultati sin qui raggiunti e non sminuisce l’ambizione originaria poiché sottintende la capacità di generare valore sociale e culturale che, a cascata, si riverserà nel territorio. La ditta, inoltre, si è impegnata a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria del bene condotto. Presenti  alla cerimonia di consegna del bene, il Direttore dell’ANBSC il Prefetto Bruno Corda, la Coadiutrice dell’Agenzia Nazionale Dottoressa Caterina La Barbera, l’Amministrazione Comunale con il Sindaco di Caltanissetta, la Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio, i Consiglieri Comunali e tutte le Autorità cittadine e militari.

Nel luogo in cui proliferava l’illegalità adesso verrà coltivato un modello di economia mirato al rispetto delle regole, allo sviluppo di una cultura sociale e imprenditoriale legata alle leggi trasparenti della concorrenza e del mercato.

Il Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino e l’assessore con delega al patrimonio Cettina Andaloro hanno espresso soddisfazione per il risultato, frutto del lavoro svolto dall’Ufficio Patrimonio. Una tappa che rappresenta un chiaro e netto richiamo alla legalità in un territorio, come quello nisseno, in cui il tessuto imprenditoriale sano e virtuoso va valorizzato come esempio di sviluppo e crescita occupazionale.

“Acquisire nel nostro patrimonio immobiliare questo bene è una sfida che vogliamo vincere – ha spiegato il Sindaco -. Vogliamo mostrare non soltanto con le parole ma anche con i fatti che è possibile fare impresa a Caltanissetta e rimanere sempre dentro i margini della legalità”

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