Accusato di avere ripetutamente maltrattato la moglie, anche durante la gravidanza, e in alcune occasioni davanti ai figli piccoli. Il Gup del Tribunale di Agrigento, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha inflitto 1 anno, 11 mesi e 3 giorni di reclusione, ad un trentanovenne di Canicattì, ritenuto responsabile di maltrattamenti contro familiari. Accolta la richiesta del pubblico ministero, che al termine della requisitoria, aveva avanzato richiesta di condanna a due anni.
La moglie si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giovanni Cottone. L’imputato è stato condannato, inoltre, al risarcimento dei danni subiti dalla moglie e dai figli per complessivi 50.000 euro (30mila euro per la donna e 10mila per ciascun figlio). Il giudice ha infine disposto a carico del trentanovenne la misura di sicurezza della libertà vigilata e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria presso il Commissariato, ogni giorno, per la firma.
Per anni la donna, una poco più che quarantenne anche lei canicattinese, ha vissuto uno stato di totale sottomissione, di ansia e paura, fino al 2020 quando, dovendo ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo”, si è rivolta alle forze dell’ordine i quali hanno immediatamente attivato tutte le procedure del cosiddetto “codice rosso”.