E’ stata rinviata a giovedì 7 marzo, la decisione dell’autorità giudiziaria belga sull’estradizione in Italia di Mario Rizzo, 38 anni, di Favara, arrestato lo scorso 3 marzo in Belgio, nella sua abitazione, perché inseguito da un mandato d’arresto europeo firmato dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella. A carico di Rizzo, per il quale si è profilato un inizio di collaborazione con la giustizia poi invece naufragato, vi è una condanna non ancora definitiva, emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, a 5 anni e 4 mesi di reclusione per il tentato omicidio del ristoratore di Porto Empedocle, Saverio Sacco, commesso in Belgio nell’ambito di una sanguinosa faida lungo l’asse Favara – Liegi. Il favarese è assistito dall’avvocato Ninni Giardina che, in occasione della prima udienza di trattazione ha spiegato: “Il mio assistito avrebbe meritato di essere inserito nel programma di protezione quando manifestò l’intenzione di collaborare con la giustizia. Portarlo in Italia oggi significa mettere a repentaglio la sua vita dato che le sue dichiarazioni, assolutamente genuine, hanno aperto ampi squarci su dinamiche criminali particolarmente importanti e sconosciute per gli inquirenti che riguardano sia pericolosi clan mafiosi che altrettanto pericolosi trafficanti di armi e stupefacenti”.
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