«Ragioni professionali». Gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti, legali di Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia che avrebbe guidato gli esorcismi e la conseguente carneficina nella villetta degli orrori di Altavilla Milicia, rinunciano alla difesa. Una decisione maturata negli ultimi giorni la cui spiegazione viene affidata a «ragioni professionali», come ha fatto sapere l’avvocato Vincenzo Sparti. E’ stata formalizzata la rinuncia per la Fina, lunedì invece per Massimo Carandente. La coppia tirata fuori dal cilindro dei social da Giovanni Barreca, è accusata di omicidio plurimo e occultamento di cadavere.
«Rimetteremo il nostro mandato per problemi legati all’organizzazione del lavoro del nostro studio», hanno annunciato gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti. Il medico legale che era stato incaricato da loro come consulente per l’autopsia ha dovuto rinunciare per un problema di incompatibilità con un suo ruolo professionale. Resta nominato, invece, l’archeologo Roberto Miccichè, per l’esame su delle ossa umane. Secondo quanto si è appreso i familiari della coppia avrebbero già trovato dei nuovi legali di fiducia da sottoporre all’approvazione dei due indagati. Dalla conferenza stampa tenuta il 16 febbraio, nella stazione dei carabinieri di Bagheria, il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio aveva indicato i due palermitani come la guida di tutto: le pratiche per scacciare il demonio dall’abitazione in contrada Granatelli avevano avuto inizio già un mese fa, con croci e frasi come «in nome di Gesù, esci da questo corpo». Poi l’escalation e le torture dell’ultima settimana cui ha partecipato anche la diciassettenne adesso nel carcere minorile di Caltanissetta con l’accusa di plurimo omicidio aggravato in concorso.
«Tu organizza un fine settimana per permettere al Signore di utilizzare di me e Massimo per venire a pregare per voi . E utilizzerà anche te, perché ti ha scelto. Ti ha chiamato per nome e l’ha dimostrato. Non mollare perché il Signore ha un piano per ogni cosa».
A Pomeriggio Cinque, la trasmissione Mediaset condotta da Myrtha Merlino, un audio choc sulla strage di Altavilla, con Sabrina Fina e Massimo Carandente. Le indagini sono ancora in corso per capire se altre famiglie erano state contattate per particolari esorcismi. In corso intanto l’autopsia sui corpi dei figli e della moglie di Barreca. Ieri la notizia della confessione della diciassettenne, la figlia superstite, un racconto pieno di dettagli raccapriccianti.
All’arrivo dei Carabinieri, chiamati da Barreca che, al telefono, la notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi, ha confessato i delitti, la ragazza era addormentata e accanto a sé aveva i cellulari dei fratelli e della madre, probabilmente sottratti ai familiari perché non chiedessero aiuto.
Nella stanza accanto c’erano i cadaveri dei fratelli. Al contrario di quanto riferito in un primo momento, la 17enne non sarebbe stata affatto in stato confusionale, ma dormiva tranquillamente nella sua stanza.
L’adolescente ha confessato il suo ruolo nei delitti ammettendo di aver torturato insieme ai tre indagati, tutti in carcere, i familiari e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre.
Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche.
Il rituale di purificazione dal diavolo della Salamone e del figlio piccolo, poi esteso anche a Kevin, sarebbe cominciato i primi di gennaio. La mamma dei due ragazzini, intuendo che dalla preghiera i tre sarebbero passati alla violenza, avrebbe cercato di opporsi alle loro iniziative e per questo sarebbe stata uccisa per prima.
«Quando posso rivedere mio padre?», ha chiesto più volte la ragazza detenuta nel carcere minorile Malaspina dal 14 febbraio.