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Canicattì, scuole, sindaco contro Schifani, chiede dimissioni di Turano:” Pressioni politiche più importanti dei bambini? Non lo tollero!”

Il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, dopo aver già dato mandato ai legali del Comune per presentare ricorso contro il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2024/2025, prende le distanze anche dal presidente della Regione Renato Schifani, suo compagno di partito e chiede di togliere la delega all’assessore all’istruzione Girolamo Turano il quale a dire del primo cittadino “O sconosce il territorio, o ha avuto pressioni politiche”. Corbo dichiara: “A me non interessano i ruoli, interessa solo la serenità dei bambini, delle famiglie e garantire la territorialità. Quello che contava, quello che avevamo stabilito in conferenza dei sindaci al provveditorato degli studi di Agrigento, era salvare l’autonomia scolastica per i prossimi 10 anni di tre istituti comprensivi: Gangitano, Verga e Rapisardi. Era una decisione giusta ed equa che è stata ignorata dall’assessore Turano senza un motivo plausibile. La Verga ha già un numero di studenti che la salvaguarda, la Gangitano acquisendo il circolo didattico Don Bosco avrebbe avuto pure i numeri e cedendo la scuola Balsamo di Castrofilippo all’istituto comprensivo Rapisardi, avrebbe dato serenità agli alunni e alle famiglie del quartiere Oltreponte. La Verga avrebbe mantenuto quindi, 1150 alunni, la Rapisardi ne avrebbe avuti 1180 e la Gangitano 1.250. Nessuno avrebbe più potuto sopprimere scuole per i prossimi 10 anni. Con questo piano invece si rafforzano solo Verga e Gangitano e si indebolisce la Rapisardi che l’anno prossimo rischia di perdere l’autonomia avendo solo 929 alunni a fronte di un numero minimo previsto dal Ministero di 962 alunni. A Canicattì sono tre i plessi del circolo didattico Don Bosco oggetto di dimensionamento scolastico. Il plesso Don Milani sarà aggregato all’istituto Gangitano, mentre i plessi Pertini e La Lomia all’Istituto Comprensivo Giovanni Verga. Altra cosa che non volevano assolutamente le famiglie era che il circolo Don Bosco venisse smembrato, doveva restare unito. 

L’assessore Turano non ha tenuto conto di quanto deciso dal suo stesso ufficio, dall’Ufficio scolastico di Agrigento, dove abbiamo firmato un documento in cui venivano mantenuti parametri di riperimetrazione territoriale e con numeri simili di alunni. Non mi fermo qui ma andrò avanti per le vie legali, lo scollamento tra l’assessore Turano e l’Ufficio scolastico verrà fuori e ci sarà giustizia. E non accetto nemmeno strumentalizzazioni politiche in città, come il comunicato stampa del gruppo consiliare della DC, quando mi sto muovendo a favore di bambini e famiglie mettendomi anche contro il mio stesso partito!” 
Per completezza d’informazione riproponiamo l’intervista che segue:

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