LA DISTILLERIA ARTIGIANALE DI DARIO RINALDI A NISSORIA ESCE FUORI CON UN PRODOTTO ESPRESSIONE DELLA SICILIA PIÙ BELLA E… ASSOLATA.
Ma le favole esistono? La risposta è alquanto ovvia e, per certi versi, assolutamente e “umanamente” scontata… Le favole sono dentro di noi che siamo un alimento essenziale e insostituibile per esse. Sono l’espressione più bella e libera della nostra mente che “volando” sopra i nostri pensieri ci fa assaporare un po’ di umanità. E così che nascono le favole. Gli ingredienti si trovano… nella terra. Basta scoprirli. Dario Rinaldi è proprio un “fabbricante” di ingredienti per le favole. Lui con la sua caparbietà, propria di chi vive nei piccoli centri dell’interno dell’amata Sicilia, è come un moderno “drone” che dall’alto vede la nostra terra con i suoi tesori. Raccoglie personalmente essenze, fiori, foglie, dalle zone più vocate e integre. Ama l’Etna e tutto ciò che il vulcano racconta e i suoi distillati non hanno nulla a che spartire con i prodotti industrializzati. L’ultima “creatura” è proprio una sublime favola. “Capperi” è un gin che immediatamente mostra la sua carta di identità. Ma, nelle favole, le carte non dicono tutto. Dario Rinaldi riesce a “raccontare” la sua favola senza aprire bocca se non per assaporare il suo gin. Un gin da gustare con attenzione.
La prima impressione è quella che ci trasmette la bottiglia appena stappata. Il “flavour” esce fuori spontaneamente dalla bottiglia dimostrando il suo carattere forte e deciso. Nel bicchiere, che consigliamo anche piccolo e più stretto in alto, le sensazioni olfattive sono prorompenti e molto persistenti. Il carattere del gin esplode immediatamente. Da buon gin siciliano però, dove il gin mette in atto tutta la sua aromaticità balsamica. Si sente la freschezza di una brezza siciliana assolata che “struscia” tra le essenze della macchia mediterranea. Il timo selvatico è la nota più originale seguita dalla salvia e dal rosmarino. In bocca piccoli piccole sorsi di gin vi daranno l’opportunità di spaziare tra sapori diversi e “ammalianti”. Gustate con calma. Se preferite sorseggiate dell’acqua fresca ogni tanto. La piacevolezza della scoperta sensoriale sembra non avere fine. Si viene trasportati in un viaggio che va dal mare alla collina e alla montagna per salire sulla neve e finire nel caldo cuore del vulcano. La persistenza delle piacevoli sensazioni è incredibilmente lunga. Il lieve amaro della mandorla si fonde con l’amaro erbaceo del fiore di cappero permane in un finale che dà grande soddisfazione al palato e al naso.
Il consiglio è quello di gustarlo liscio. Merita di essere considerato nella sua nobile anima generosa che non chiede “rinforzi” ma se gli irriducibili vogliono usarlo per i cocktail… possiamo perdonarli. Per il gin “Capperi” della “Nysura Distillery” immaginiamo un ambiente “slow”. Un libro di poesie… o una piacevole compagnia con qualche pasticcino di mandorla non troppo dolce. D’inverno come d’estate. Nel caso estivo anche qualche piccolo cubetto di ghiaccio.
E la favola non finisce qui. Perché Dario Rinaldi continua a raccontarci sorsi di bellezza di un’isola che amiamo profondamente.
Calogero La Vecchia