Sulla morte avvenuta in Belgio, di Salvatore Russo, 45 anni, originario di Raffadali, investito da un’autovettura nel parcheggio del centro commerciale “Cora” a La Louvière, nel tardo pomeriggio di giovedì 7 dicembre, c’è una svolta nelle indagini.
Come riportano i siti d’informazione locali, è stato individuato il conducente dell’automobile – un giovane di una ventina d’anni di nazionalità belga che è fuggito dopo l’impatto -, che si sarebbe costituito alla polizia. L’indagato è stato arrestato e, dopo l’incriminazione e l’interrogatorio nella giornata di venerdì, rilasciato.
Le indagini sono ancora in corso soprattutto per comprendere se le due persone si conoscessero, anche se nulla fa al momento propende per l’ipotesi che si tratti di un regolamento di conti tra i due. La versione del fermato è che Russo lo avrebbe aggredito. E’ il legale del ventenne a raccontare alla stampa belga che l’agrigentino avrebbe prima chiesto il telefono del belga, poi lo avrebbe inseguito finché questo non è riuscito a rifugiarsi all’interno dell’auto. Russo sarebbe poi salito sul cofano dell’auto del ventenne e ha strappato il tergicristallo. Il ventenne è accusato di essersi messo alla guida dell’auto e di aver travolto e ucciso Russo. L’indagato, che non avrebbe precedenti penali, ha dichiarato di non conoscere la vittima. E sarebbe proprio questo uno degli aspetti al vaglio degli investigatori per cercare di ricostruire l’esatta dinamica e capire se quanto accaduto sia stato un incidente stradale o un’azione mirata e deliberata.
Salvatore Russo aveva piccoli precedenti penali. Nel 2020 era stato condannato dal tribunale di Agrigento per una rissa avvenuta nel centro di Raffadali con spranghe e mattoni. Da qualche anno si era trasferito in Belgio.