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Chiamate con cellulari dal carcere: Chiesto il rinvio a giudizio di due agrigentini

Carmelo Nicotra, 43 anni di Favara, arrestato nell’inchiesta sull’asse Favara – Belgio denominata “Mosaico” e Antonino Chiazza, 54 anni, originario di Palma di Montechiaro e residente a Canicattì, arrestato nell’operazione antimafia “Xidy” sull’ultima rete di fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, sono nella lista dei 50 imputati nei cui confronti la Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito di un’operazione che ha sgominato un giro di telefoni cellulari compresi di Sim all’interno del carcere. 

Avrebbero utilizzato schede sim e cellulari all’interno del carcere di Bologna, dove si trovavano ristretti, ricevendo ed effettuando chiamate direttamente dalle celle. Nella lunga lista di imputati,  compaiono anche presunti affiliati a clan di ndrangheta e camorra. 

La prima udienza preliminare a loro carico si celebrerà, nell’aula bunker del carcere di Bologna, il prossimo 23 gennaio davanti il Gup Roberta Malvasi. Ad entrambi gli imputati agrigentini viene contestato il reato di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. A Nicotra, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, viene addebitato l’utilizzo di due cellulari con rispettive sim nel maggio 2022; identica contestazione è stata mossa a Chiazza, difeso dall’avvocato Giovanni Lo Monaco, ma nell’ottobre 2021. 

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