Un peschereccio con a bordo oltre quattrocento migranti è stato bloccato dalla Guardia costiera che lo ha scortato fino al porto di Lampedusa. La macchina dell’accoglienza si è messa subito in moto e al molo Favarolo sono intervenuti i poliziotti, gli operatori della Croce Rossa e medici ed infermieri del Poliambulatorio. Complessivamente sono 435 migranti, di cui 15 donne e 11 minori non accompagnati, di varie nazionalità: Siria, Egitto, Bangladesh, Pakistan, Marocco, Palestina, Etiopia, Iraq e India. L’imbarcazione è partita dalle coste libiche.
Due egiziani e due tunisini, sono stati arrestati, fra Lampedusa ed Agrigento, dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura. Gli egiziani sono tornati sul territorio italiano nonostante fossero gravati dal decreto di espulsione; i tunisini invece nonostante fossero destinatari di un decreto di respingimento. I primi due sono stati posti ai domiciliari all’interno dell’hotspot di contrada “Imbriacola”, mentre i tunisini nella tensostruttura di Porto Empedocle. Per questi ultimi, la Procura ha disposto la liberazione concedendo il nulla osta per l’espulsione.