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Ciclovia Caltanissetta- Enna, abbattimento alberi in viale Stefano Candura: Proteste

Dichiarazione di ITALIA NOSTRA, LEGAMBIENTE, LIPU e WWF SICILIA CENTRALE: “A febbraio pochissima partecipazione al sit-in contro l’abbattimento degli alberi e Istituzioni sorde, adesso le proteste sono tardive. Associazioni lasciate sole e addirittura schernite per il loro impegno a tutela degli alberi

Proseguono i lavori per la realizzazione della “pista ciclabile in sede propria” lungo viale Stefano Candura e Pian del Lago nell’ambito di “Agenda Urbana Polo Centro Sicilia – Azione 4.6.4. – Progetto dei lavori di realizzazione di una ciclovia che collega Caltanissetta a Enna ”: dopo l’abbattimento di decine di maestosi e antichi olmi lungo la SP5 degli scorsi mesi, in queste settimane sono proseguiti i tagli di alberi di alto fusto (olmi e robinie) lungo viale Stefano Candura. Le immagini dei bordi stradali rasati – con “taglio a zero” di alberi e cespugli – ha giustamente indignato vari cittadini che in queste ore, sui social network, pubblicano foto ed esprimono sgomento per questo massacro di piante e di verde pubblico.

Taluni hanno anche chiamato in causa le Associazioni ambientaliste cittadine per chiedere un loro intervento; adesso, quindi, i responsabili di ITALIA NOSTRA, LEGAMBIENTE, LIPU e WWF SICILIA CENTRALE dichiarano:

“Comprendiamo benissimo la rabbia di diversi concittadini, ma si tratta di proteste ormai tardive ed improduttive: quando a febbraio scorso organizzammo a Pian del Lago un sit-in contro questo scellerato intervento, eravamo soli ed isolati: dall’altra parte vi erano diversi residenti delle villette – tutti favorevolissimi all’abbattimento degli alberi – gli Amministratori comunali, che difendevano la bontà del progetto, e alcuni consiglieri comunali – sia di maggioranza sia di opposizione – che addirittura ci schernivano, considerandoci quasi dei pazzi idealisti che difendono una manciata di alberi! In quei giorni, infatti, pur di difendere un’indifendibile opera cosiddetta “green” (sic!) fatta sulla pelle degli alberi, non si esitò a far girare una colossale fake news: “gli alberi da tagliare sono solo 15, tutto il resto è sterpaglia”. Ed invece proprio nelle carte del progetto era chiaramente riportato l’abbattimento definitivo di ben 190 alberi d’alto fusto (!) lungo i quasi tre kilometri di percorso…

L’Amministrazione comunale, pochi giorni prima dell’inizio dei lavori, ci convocò per illustrarci il progetto – avviato dalla precedente Giunta Ruvolo – che, ormai esecutivo, non poteva essere né modificato, né cambiato né migliorato, tanto che le Associazioni presenti stigmatizzano la sostanziale inutilità e tardività della loro convocazione. In quella sede, tuttavia, abbiamo chiesto ed ottenuto alcuni importanti risultati: la riduzione degli alberi da abbattere con l’individuazione (marcatura con spray rosso sui tronchi) di quelli che potevano essere salvati e di maggiore pregio; il raddoppio (da 200 a 400) del numero di nuovi alberi da piantare, a compensazione di quelli tagliati, lungo la ciclovia o in altre aree verdi urbane. Abbiamo denunciato la scelta scellerata tra la mobilità sostenibile e la distruzione degli alberi: in nessun Paese al mondo le opere di transizione energetica, di sviluppo sostenibile e di realizzazione di percorsi ciclabili vanno a discapito degli alberi e del verde! Questa ciclovia poteva benissimo essere realizzata salvaguardando gli alberi esistenti se solo, anni fa in sede di elaborazione e progettazione dell’opera, si fosse previsto un intervento di esproprio di una modesta fascia di terra ai margini e lungo le banchine alberate.

Ma non ci siamo rassegnati ed abbiamo comunque percorso anche la via legale – sempre nella sostanziale indifferenza della Città e delle sue componenti sociali e istituzionali – per salvare quanti più alberi possibile. Per l’abbattimento di alberi proprio in viale Stefano Candura, ricadente in area sottoposta a vincolo paesaggistico, con i nostri legali inviammo un’articolata diffida alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta per chiedere di sospendere i lavori. Incredibilmente, la risposta ricevuta è stata che “gli alberi interessati dal taglio sono in misura modesta e gli stessi non sono catalogati tra gli esemplari monumentali”, per cui la Soprintendenza ha confermato il proprio parere positivo ai tagli!

In conclusione, le sottoscritte Associazioni ambientaliste confermano che continueranno a lottare per tutelare il patrimonio verde dei nostri territori, sperando che il resto della società civile sostenga attivamente queste battaglie e abbandoni il torpore e l’indolenza che sembrano prevalere, rotti solo da estemporanee ed occasionali proteste telematiche di nessun reale effetto”.

ITALIA NOSTRA Sicilia – Leandro Janni

LEGAMBIENTE Circolo di Caltanissetta – Ivo Cigna

LIPU Sezione di Caltanissetta – Aldo Sarto

WWF SICILIA CENTRALE – Ennio Bonfanti

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