«Con il completamento della rete fognaria di Viale Emporium e delle relative traverse, non si sta provvedendo – come erroneamente paventato da alcuni – ad un allaccio alla stessa di fabbricati insanabili, ma bensì alla collocazione di due nuove centrali di sollevamento in via Teti e Via Apollo, collegate con una premente, alla condotta centrale del Viale Emporium a cui si aggiungeranno anche dei pozzetti di ispezione su un collettore corrugato».
Tiene a precisare cosa si stia operando nella zona di viale Emporium, dal commissario straordinario unico, l’assessore ai lavori pubblici Gerlando Principato, prima che si verifichi, ancora una volta, la diffusione di comunicazioni fuorvianti o totalmente inesatte. E lo fa rispondendo a quei comunicati stampa un po’ troppo frettolosi inviati ai mezzi di informazione.
Ed ecco le risposte che, si augura l’assessore Principato – «possano, in un futuro, essere espressione di un dialogo diretto e costruttivo e non tramite i media».
«I lavori attualmente in corso derivano da una richiesta di integrazione, – spiega l’assessore Principato – risalente a una conferenza dei servizi del febbraio 2016, dell’allora dirigente del settore VI – Infrastrutture – ing. Giuseppe Principato, che ha proposto di inserire nel progetto della rete fognaria in valutazione, la zona a valle del Viale Emporium, attualmente sprovvisto. Nelle successive conferenze dei servizi, sulla base delle planimetrie e dai dati forniti dal settore V – territorio e ambiente del Comune di Agrigento e dalla Soprintendenza di Agrigento che ha fornito “l’elaborazione cartografica derivata dal Volo ATA 2008 nella quale viene rappresentata la situazione in atto di urbanizzazione antecedente e successiva al rilievo fotografico del volo del 2 ottobre 1968”, sono stati validati in dettaglio, le traverse del Viale Emporium, sprovviste di rete fognaria (via Teti, via Apollo, via Afrodite, Via Parco Oliva), da servire con le opere in argomento. Ricadendo i bacini – prosegue l’assessore Principato – in area di cui al Decreto Gui-Mancini e specificatamente in zona A di inedificabilità assoluta, si è rilevata la necessità di affrontare la problematica anche sotto l’aspetto giudico-amministrativo attraverso una ricognizione degli immobili ivi ricadenti per verificare quanti e quali siano stati edificati con regolare licenza, quanti e quali siano stati realizzati senza titolo e di questi quanti e quali siano stati realizzati in epoca antecedente o in epoca successiva alla data di efficacia della dichiarazione di inedificabilità assoluta».
«Voglio ancora rassicurare – conclude l’assessore Principato – che ad oggi l’impresa, sotto la supervisione del Commissario straordinario unico, sta eseguendo il progetto approvato, con la previsione delle predisposizioni degli allacci sulla linea in costruzione. Tutte le autorizzazioni di allaccio, ci tengo a precisare, devono essere richieste e autorizzate dal comune di Agrigento e da Aica, nel rispetto dei pareri già rilasciati ed in osservanza degli immobili in cartografia del ‘68. Quanto sopra per fugare ogni dubbio di trasparenza sull’operato fino ad oggi eseguito ed anzi chiedo a quanti ravvisassero delle anomalie di darne immediata comunicazione al Comune e ad Aica per provvedere tempestivamente alle opportune verifiche».