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Canicattì. Cesare Sciabarrà si dimette: La sua integrità e onestà valgono più di una poltrona da consigliere comunale 

Di Danila Bonsangue. 

Cesare Sciabarra’ si è dimesso oggi, 13 settembre dalla carica di consigliere comunale di Canicattì. Lo stimato giornalista, candidato sindaco, giunto al ballottaggio con l’attuale primo cittadino Vincenzo Corbo, è entrato in consiglio così come prevede la legge regionale ( a suo avviso sbagliata ) con la lista Cesare Sciabarra’ sindaco. “ Non tradisco il mandato con le dimissioni, ero candidato sindaco, non consigliere comunale, sono entrato nel civico consesso avendo perso il ballottaggio così come prevede la legge a mio avviso sbagliata”-Dichiara Cesare in un video e prosegue: “ In questi due anni essendo consigliere, ho smesso di fare denunce pubbliche sul web e ho presentato un numero considerevole di interrogazioni, mozioni e denunce scritte, ma tutto è rimasto lì sulla carta, nessuno si interessa. Diventano carta straccia non seguite da nessun canale. Tanto lavoro per niente! Non intendo fare l’utile idiota per i prossimi tre anni, considerato che ho potuto constatare di persona che qualunque sia il tema sollevato non desta l’attenzione di chi se ne dovrebbe occupare. Ho fatto tutto quello che potevo fare ma la mia visione della politica è diversa, esco con la lista con cui sono entrato perché non ho barattato per altro, la fiducia che i canicattinesi mi hanno attribuito con 6.700 voti. Non sono andato con nessun partito, non mi interessa la poltrona, auguro a tutti un buon lavoro, cosciente purtroppo che questa è una città in caduta libera, non saranno sicuramente delle iniziative appannaggio dei privati, a cui va il mio plauso, che possono risollevare Canicattì perché a fronte degli sforzi che una classe imprenditoriale fa per tenere alta la testa di questa città vi è una classe amministrativa che… lascio a voi giudicare! Il ruolo di consigliere comunale ti ingabbia tra mille carte e procedure, mi ha tolto l’istintività che mi portava a sollevare tanti temi. L’amministrazione senza la mia opposizione sarà sollevata ma ritengo che il mio sia l’atto più rivoluzionario che si possa fare, la rivoluzione si fa con le azioni e con i gesti”. Che dire.. Cesare Sciabarra’ negli anni ha portato avanti tante battaglie, un giornalista d’assalto, puro sangue, che teneva incollati sul web. Ha provato,  candidandosi, a cambiare questa città e il numero di voti che ha ottenuto alle scorse amministrative, comunque dimostrano che molti hanno creduto e credono in lui. In un momento storico in cui pur di avere una poltrona sotto il sedere si fa qualunque cosa, le dimissioni di Cesare dimostrano la sua integrità, la sua onestà e il suo valore di uomo. Si tornerà a votare e non nascondo che spero che Cesare scenda nuovamente in campo e che Canicattì si dia una svegliata! Grande Cesare Sciabarra’, aspettiamo con ansia le tue dirette di denuncia in attesa di un futuro migliore!

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