L’omicidio-suicidio di Mazara, ha sconvolto non solo due famiglie, quella di Marisa Leo e del suo ex compagno Angelo Reina, ma l’intera provincia di Trapani. Un gesto, quello dell’uomo, che ha messo fine a una situazione che si trascinava da tempo tra i due, tanto che alla fine Marisa per salvaguardare la vita della propria piccola aveva deciso di troncare la relazione.
Nel 2020 la stessa Leo aveva anche presentato denuncia per stalking ai carabinieri nei confronti dell’ex compagno. Reina infatti non si rassegnava a quella relazione finita e tormentava da tempo Marisa, che continuava a lavorare protetta dai suoi colleghi e dai suoi datori di lavoro. Era una mamma affettuosa e premurosa e tutti la ricordano per i modi affabili e il suo sorriso.
Anche Angelo appare come un uomo spensierato nelle foto che in questi anni ha pubblicato su suoi profili social. Amante dei viaggi, della lettura e dello sport. Sul profilo Instagram del 42enne sono diverse le immagini che lo ritraggono con la piccola in braccio, ora rimasta orfana di entrambi i genitori.
L’appuntamento, il colpo di fucile e poi il suicidio, giù dal viadotto. Emergono alcuni terribili particolari sull’omicidio suicidio avvenuto in contrada Ferla al confine tra Marsala e Mazara del Vallo, nell’azienda agricola di famiglia.
Secondo quanto ricostruito fino ad ora, Angelo Reina, 42 anni, originario di Valderice, ha dato appuntamento all’ex compagna, Marisa Leo, 39 anni, madre di sua figlia e le ha sparato con un fucile. Poi con l’auto ha raggiunto il viadotto all’ingresso di Castellammare del Golfo è sceso e si è sparato con lo stesso fucile ed è precipitato giù dal viadotto da una cinquantina di metri. A trovare il corpo è stata la polizia stradale. Sul caso indaga la Squadra Mobile di Trapani. Nell’auto è stata trovata una pistola non legalmente detenuta. Saranno gli esami balistici a chiarire meglio la dinamica dell’omicidio-suicidio. I due erano separati e lui non avrebbe provveduto a pagare gli alimenti per la figlia di 4 anni.
Marisa Leo, curava il marketing per un’azienda vinicola. “In azienda siamo tutti sconvolti per quanto è successo. Stamattina non abbiamo la forza di lavorare”. Lo dice Giuseppe Gambino, il direttore della cantina Colomba bianca dove lavorava Marisa Leo. “Ieri abbiamo lavorato tutto il giorno insieme in azienda – racconta Gambino – poi ci ha detto che doveva incontrare l’ex convivente per prendere la bambina”. Stamattina la notizia dell’omicidio-suicidio. Giuseppe Gambino stamattina ha pubblicato un post su Facebook, allegando una foto insieme a Marisa Leo: “Infinitamente grato per tutto ciò che mi hai donato”, le sue parole.
Nel 2019 Marisa Leo, incinta della sua piccola, era stata testimonial di “TU, non sei sola – Le Donne del Vino Sicilia contro la #ViolenzaDiGenere”. Un messaggio con un fil di voce e con tutta la dolcezza che una donna-madre ha quando porta in grembo una creatura.
“È un miracolo, una forza, così piccolo e così dirompente, è una vita che cresce al ritmo di due cuori che battono insieme”, recitava Marisa Leo tenendosi stretto il grembo. E poi continuava: “Donna, mamma, tu lavori, tu progetti, tu crei e sei fantastica per come lo fai. Tu cadi, ti rialzi, piangi ma non molli e sei perfetta per come sei. Donna, mamma – Tu non sei sola”.